Sabato 2 Novembre 2024

Presentazione del libro “Bandiere e primavere” di Salvatore Castrignano

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Sabato 3 febbraio presso il LUC si è svolta la presentazione del libro “ Bandiere e primavere” di Salvatore Castrignano. Sono intervenuti: Silvio Cavicchia, moderatore e sociologo; Giulio Colecchia, componente C.I.V. nazionale INPS; Matteo Ricci, Rettore dell’Università di Foggia; Matteo Valentino, consigliere di Casa Di Vittorio; Massimiliano Arena, in qualità di delegato dell’ arcivescovo Mons. Michele Castoro; Giovanni Battafarano, in qualità di segretario generale nazionale dell’ Associazione Lavoro&Welfare.

La serata si è aperta con l’intervento di Silvio Cavicchia che ha evidenziato a fondo il titolo del saggio; egli ha riscontrato in “Bandiere e primavere” un profondo senso dell’esistenza in quanto: bandiere è un simbolo immediato d’appartenenza al mondo del lavoro; primavere indica la rinascita, seppur essa passi attraverso un senso di morte non definitivo.

Il secondo intervento è stato di Giulio Colecchia: egli si è occupato del potere del libro: questo scritto vuol essere un modo per uscire dalla litigiosità presente a livello delle associazioni.

Sulla partecipazione è incentrato il testo, infatti si occupa delle battaglie sociali messe in atto a Manfredonia ed in Italia tra gli anni 70 e 90 del Novecento. Tali manifestazioni, ha aggiunto Colecchia, sono state possibili poiché i sindacati italiani ALLORA erano uniti   da profondi gesti di generosità verso Manfredonia in ogni ambito della vita umana.

Inoltre Colecchia si è soffermato sulle due grandi passioni che hanno animato Salvatore Castrignano nella sua vita: una era la grande passione partitica, l’altra era la grande responsabilità nell’allora ragazzo che cercava spinte negli adulti della sua famiglia. La grande passione per le lotte sociali è stata bilanciata dalla responsabilità affinché il suo agire puntasse all’utilità per la società. Tali esperienze sono state coniugate magistralmente dall’autore del libro: dal partito attingeva le idee, nel sindacato entrava a contatto con le esigenze reali della società.

Nel periodo descritto nel libro, i sindacati hanno cambiato la loro fisionomia passando da agenti sociali a agenti di sviluppo, cioè portatori d’innovazione e cambiamento nella società italiana. In questo slancio verso il cambio di rotta, senza dimenticare la dimensione pubblica legata sia la piano sanitario che a quello ambientale, le amministrazioni locali hanno sempre cercato d’essere un ostacolo.

Allungando lo sguardo sul presente, poi, Colecchia ha concluso dicendo che l’industria non deve violare le norme che tutelano la salute della popolazione.

Dopo Colecchia, la parola è passata al terzo relatore il rettore dell’Università di Foggia, Matteo Ricci, egli ha analizzato il testo di Castrignano per punti nevralgici: il primo è stata l’evidenza del Noi anziché dell’Io che oggi la fa padrona nella vita di ciascuno di noi, poi c’è la centralità della famiglia facente tutt’uno con la società. Poi è passato al ruolo del sindacato, tra gli anni ‘70 e ’90, in particolare ha sottolineato come la sua attività non si limitasse alla tutela dei diritti dei lavoratori nei luoghi di lavoro, ma in esso portava una certa solidarietà tra i dipendenti. Altro aspetto del libro è la storia collettiva quale frutto della sommatoria delle storie individuali della Manfredonia d’allora. Ultimo aspetto è stato quello valoriale, in riferimento ad esso, il Magnifico Ricci ha detto che i valori presenti nel libro non sono a breve scadenza, ma possono essere fatti propri nella realtà attuale attuando una contestualizzazione coerente con il periodo storico nel quale viviamo.

Il quarto relatore, Matteo Valentino in qualità di consigliere di Casa Di Vittorio, si è soffermato ad analizzare la situazione della provincia di Foggia: in particolare, egli ha sottolineato come essa sia una realtà ad alte potenzialità, di cui poche sono state realizzate a causa del persistente litigio tra politica e sindacato; quindi ha sostenuto con forza la necessità di placare il litigio per far sì che il 40% dei prodotti ittici ed agricoli non finisca direttamente al Nord Italia ove questi prodotti sono confezionati e commercializzati. Nella conclusione, Matteo Valentino si è augurato di poter ospitare nella biblioteca dell’associazione il libro di Salvatore Castrignano in quanto esso descrive bene la Capitanata tra gli anni ‘70 e ‘90 del Novecento: in quel periodo, nei sindacati, forte era la difesa dei lavoratori, missione per la quale è nata Casa Di Vittorio.

Dopo Matteo Valentino, la parola è passata al Dott. Massimiliano Arena che rappresentava l’arcivescovo Mons. Michele Castoro. Nel suo discorso, il dott. Arena ha descritto l’esperienza che ha vissuto a Cagliari durante la 48a settimana sociale dei Cattolici italiani: in questa occasione, i vescovi italiani hanno ritenuto che per affrontare bene il tema del lavoro, fosse necessario studiarlo in alcune componenti quali: la legalità, la custodia del creato, l’approccio politico e le leggi sul lavoro. Solo dopo aver analizzato tutte queste sfaccettature del mondo del lavoro, si può passare a parlare del lavoro che si desidera.

In secondo luogo, egli ha analizzato il tema del conflitto: relativamente a questo tema, ispirandosi alle parole di Papa Francesco in Evangelii Gaudium, il dott. Arena ha sostenuto la necessità di non aver paura di esso(conflitto). Per risolvere una situazione di conflitto, ha sostenuto Arena, serve una forte unità sui temi, inoltre bisogna sempre tenere presente che la “realtà è superiore all’idea”, poiché dinanzi ai bisogni concreti si deve guardare la realtà come superiore all’idea.

Per concludere egli ha reso noto che a Cagliari i vescovi italiani hanno elaborato tre proposte di legge, che sono state consegnate al Premier Gentiloni: le proposte tengono conto di alcuni elementi tra i quali: formazione professionale dei lavoratori ed incentivi fiscali ad aziende che rispettino l’ambiente, verificabile attraverso una certificazione rilasciata da enti terzi o indipendenti rispetto alla realtà lavorativa.

A seguire, è intervenuto Giovanni Battafarano, segretario nazionale di Lavoro&Welfare: egli ha evidenziato, come Matteo Valentino, l’importanza di questo libro in quanto testo di formazione collettiva ed individuale. Poi ha evidenziato l’importanza del sindacato che ALLORA era presente ovunque vi fossero licenziamenti o vertenze; in queste circostanze, il sindacato mostrava il suo essere saldo su un punto: considerare i lavoratori come persone e non come delle macchine a servizio dell’imprenditore. Inoltre ha sostenuto l’impossibilità per la democrazia italiana di vivere senza i partiti, tali soggetti, però, devono aprirsi per potersi rinnovare. Altresì egli ha criticato i partiti personali poiché espressioni miopi del momento che terminano la loro parabola con la scomparsa del loro leader carismatico.

A concludere gli interventi, è stata una riflessione di Salvatore Castrignano, autore di “Bandiere e primavere”: egli ha sostenuto che il sindacato per essere accanto ai lavoratori, non può appoggiarsi alla burocrazia, ma ci vuole una certa umanità, una certa conoscenza del lavoratore per capire tutto il contesto che è basato sul suo stipendio. Inoltre Salvatore Castrignano ha sostenuto la necessità di ripensare luoghi e forze che aggregano. Concludendo, egli si è soffermato su quello che il libro vuol significare nel presente, esso deve servire a:

  • Rendere vivo e partecipato il tessuto sociale della città di Manfredonia
  • Programmare misure per uno sviluppo sostenibile ed un lavoro coerente con le possibilità del territorio di Manfredonia
  • Rendere umile lo spirito umano, poiché solo così si va verso l’interesse pubblico
  • Essere disponibili ed elastici mentalmente quando si ricoprono cariche pubbliche

La serata, che ha visto un gran numero di persone affollare il salone del LUC, si è conclusa con l’esecuzione di alcune colonne sonore tra cui “La vita è bella” di Nicola Piovani e “Nuovo cinema paradiso” di Ennio Morricone.

Data la vastità dei temi affrontati, il moderatore, Silvio Cavicchia, ha concluso affermando che sono previsti altri incontri con dibattito finale.

Al vescovo Mons. Michele Castoro, durante tutta la presentazione, da parte di tutti i relatori è stata espressa profonda vicinanza, da parte di tutti i relatori, per il periodo difficile che sta affrontando.

Il libro “Bandiere e primavere” di Salvatore Castrignano sarà disponibile a breve presso le librerie di Manfredonia, della provincia di Foggia ed in quelle online come IBS al costo di 16€.

Michele Carpato

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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