Candidato al Senato nel collegio Puglia Sud alle prossime elezioni del 4 Marzo, Massimo D’Alema ha fatto tappa ieri a Manfredonia dove ha sostenuto la candidata locale all’uninominale Manfredonia – Cerignola (l’avvocato Michela D’Onofrio) e Gianluca Ruotolo per il suo neonato movimento Liberi e Uguali. In scena da decenni, D’Alema non ha perso occasione di fare della dicotomia “noi – loro” un credo politico. “Sarà una 
campagna confusa, la legge elettorale è di difficile comprensione. Io ci ho messo un giorno di studio per capire i meccanismi incomprensibili che nascondono il sistema proporzionale. Non votate Berlusconi, Renzi e Salvini che hanno fatto questa legge per imbrogliare. Si fanno la guerra e poi sottobanco Salvini tratta col M5S e Berlusconi tratta con Renzi”, continua, poi affonda sul PD: “è il punto estremo di decadimento della politica in cui si piegano le regole in base alle convenienze individuali senza guardare agli interessi fondamentali del paese. Sono riusciti a riportare in vita Berlusconi portando a termine ciò che prometteva”, dice sempre sul PD di Renzi, in qualche modo responsabile di aver nutrito il precariato e abbandonato le masse proletarie di cui la sinistra storica si nutriva un tempo. “Non è stato semplice 
separarsi, l’unità di partito è sempre stato un valore cardine, ma è evidente che sono state disattese le aspettative. Ci potremo ritrovare, un giorno, ma a patto che questo nuovo progetto politico (LeU, ndr) sia forte da solo. Ora come ora la condanna della sinistra italiana è un Renzi forte”. Non lo manda di certo a dire che preferirebbe Berlusconi al suo imitatore, insomma. Ma non è tutto, perché D’Alema ne ha anche per i 5 stelle che sono a suo dire “senza una visione” di come si guidi la Nazione. “Io vivo Roma e vi garantisco che è difficile”, prendendo a sportellate l’amministrazione Raggi. Esperienza, insomma, che di certo non manca a Massimo D’Alema e la sfrutta da buon retore. Nei prossimi giorni le prime repliche dalle altre fazioni alzeranno sicuramente il climax. La campagna elettorale non è nemmeno cominciata, eppure è già così accesa.
Che bella la res pubblica.
Antonio Raffaele La Forgia
Foto di Lorenzo Tagliamonte
Video di Domenico Trotta intervista di Raffaele La Forgia
