Giovedì 14 Novembre 2024

PAPA FRANCESCO IL 17 MARZO A SAN GIOVANNI ROTONDO

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Papa Francesco sarà a San Giovanni Rotondo il 17 marzo. Lo ha annunciato a tutti gli operatori dell’Opera di S. Pio lo scorso 19 dicembre Monsignor Michele Castoro, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo e presidente di Casa Sollievo della Sofferenza, in occasione del tradizionale scambio degli auguri di Natale. A confermare l’evento festoso per tutto il Gargano e per l’intera Regione è stato il direttore della sala stampa vaticana, Greg Burke. Secondo il programma, Papa Francesco visiterà due luoghi cari a San Pio: Pietrelcina, nel centenario dell’apparizione delle stimmate e San Giovanni rotondo, nel 50° anniversario della morte di San Pio. Di ritorno da Pietrelcina, Papa Francesco arriverà a San Giovanni Rotondo in elicottero alle ore 9:30. Visiterà subito l’ospedale voluto da San Pio, da lui stesso definito nell’udienza del 6 febbraio del 2016 “l’Opera di Misericordia corporale” del Santo, e porterà conforto ai malati del reparto di pediatria oncologica. Alle ore 11:00 celebrerà la Santa Messa nel piazzale della Chiesa di San Pio. Infine, dopo aver salutato la Comunità dei Cappuccini, si raccoglierà in preghiera davanti alle sante reliquie di S. Pio, prima di ripartire per Roma in tarda mattinata. Francesco sarà il terzo Papa a recarsi a San Giovanni Rotondo dopo Papa Giovanni Paolo II il 23 maggio 1987 e Benedetto XVI il 21 giugno 2009. Questa visita del Papa viene da lontano. Tutto è iniziato il 6 febbraio del 2016, quando al termine dell’udienza giubilare in Piazza San Pietro, Papa Francesco si rivolse così ai fedeli di San Giovanni Rotondo che acclamavano il suo arrivo sul Gargano: “Chiunque venga nella vostra bella terra, e io ho voglia di andarci, possa trovare anche in voi un riflesso della luce del cielo”. “Terminato l’anno della Misericordia – ha spiegato Monsignor Michele Castoro – con Fra Maurizio, provinciale dei Frati Minori Cappuccini e al Direttore di Casa Sollievo della Sofferenza Domenico Crupi, abbiamo deciso di scrivere una lettera di invito al Papa. Dopo appena una settimana la Segreteria di Stato ci ha comunicato l’accettazione dell’invito per poi ricevere la comunicazione ufficiale con la data del suo arrivo. Quello che ci deve impegnare adesso – ha concluso l’arcivescovo – è far sì che il Papa trovi una grande famiglia, un’unica famiglia, la famiglia di Padre Pio”. L’impegno è dunque quello di accogliere il Santo Padre come lo avrebbe accolto Padre Pio, come figlio obbediente e devoto.

Chiara Gelsomino

 

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