I Carabinieri della Compagnia di Manfredonia, nello specifico quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno tratto in arresto un 17enne di Manfredonia per il reato di rapina aggravata in concorso, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei suoi confronti dall’Autorità Giudiziaria per i minorenni di Bari.
Lo scorso 25 ottobre 2017, in Manfredonia, alle 21.00 circa, un’anziana donna, tra l’altro invalida, era come di consueto nella propria abitazione, quando all’improvviso sentiva aprire la porta di casa e veniva aggredita da due persone che le intimavano di consegnare il denaro in suo possesso. La donna provava a urlare per richiamare l’attenzione di qualche vicino ma, proprio per evitarglielo, uno dei due rapinatori le chiudeva con forza la bocca con la mano impedendole, per tutta la durata della rapina, di poter chiedere aiuto. Dopo averla insistentemente minacciata per avere i soldi, i due rovistavano tutta l’abitazione fino a trovare, nascosti, circa 600 euro in contanti e tre telefoni cellulari, che asportavano per poi fuggire e far perdere le proprie tracce. In sede di denuncia, la vittima forniva alcuni particolari utili all’identificazione degli autori, i quali in precedenza avevano eseguito dei sopralluoghi presso la sua abitazione. Inoltre, dal sopralluogo operato dai militari si appurava che non vi era alcun segno di effrazione all’ingresso, pertanto emergeva chiaramente che si trattava di individui che avevano perfetta cognizione delle abitudini della vittima e dell’abitazione, alla quale probabilmente avevano avuto accesso con una copia delle chiavi. Le investigazioni si concentravano quindi su alcuni giovani di Manfredonia tra cui un parente della vittima. E così, nel giro di poco tempo, si giungeva ad acclarare, con una serie di riscontri, la responsabilità proprio del 17enne arrestato il quale, in concorso con un complice maggiorenne, che è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Foggia per aver fornito le chiavi e le notizie utili ai due che materialmente hanno commesso il reato, e altra persona rimasta al momento non identificata, al fine di procurarsi un ingiusto profitto, si impossessava della somma contante di 600 euro e di tre telefoni cellulari, sottraendoli con violenza e minaccia alla vittima. In particolare, il minore arrestato, dopo essersi introdotto nell’abitazione assieme al complice utilizzando le chiavi fornitegli dal parente della vittima, aveva intimato con fare minaccioso all’anziana signora di consegnargli 2.000 euro, le tappava la bocca impedendole di urlare, le frugava addosso e, dopo aver messo a soqquadro la stanza da letto, asportava denaro e telefoni cellulari, chiudendo poi a chiave la porta della stanza, nella quale la donna rimaneva bloccata.
Sulla scorta di quanto raccolto dagli investigatori dell’Arma, la Procura per i Minori di Bari ha avanzato richiesta di misura cautelare in carcere a quel Tribunale, ritenendo sussistere a carico del minore per la gravità del fatto e l’indole dimostrata, un concreto pericolo di reiterazione di gravi reati simili, richiesta che è stata accolta dal Giudice per le Indagini Preliminari con l’emissione del provvedimento cautelare che i Carabinieri hanno eseguito.
Il giovane è stato quindi accompagnato presso l’istituto penitenziario minorile di Bari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Sono in corso indagini per l’identificazione di altri complici e per verificare la responsabilità degli stessi in altri recenti episodi simili verificatisi nel territorio.