Il Programma di Sviluppo Rurale della Puglia 2014-2020 è oggi in piena attività e si dimostra strumento strategico di un sistema imprenditoriale agricolo fortemente dinamico e attivo. A dimostrazione di ciò si richiama anche la considerevole risposta delle imprese ai bandi emessi sino ad oggi, in parte già chiusi in parte in procinto di esserlo.
“L’agricoltura pugliese gode di un ottimo stato di salute – hanno reso noto l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari e l’Autorità di Gestione del PSR Puglia 2014-2020, intervenuti nel corso della conferenza stampa, convocata quest’oggi, nella sede dell’Assessorato regionale, per fare il punto della situazione sullo stato di avanzamento del PSR Puglia -. Ciò emerge dall’importante balzo in avanti della Produzione Lorda Vendibile regionale registrato dall’Istat lo scorso mese. E la partecipazione ai bandi emessi e conclusi ci consegna numeri significativi, dimostrando la vitalità del sistema agricolo pugliese.
“Il PSR Puglia ha già attivato le principali misure impegnando il 75% del miliardo e 600 milioni di euro disponibili. Nel corso dei primi mesi di quest’anno, anche a seguito di modifiche concordate con UE, saranno messi a bando gi interventi da programmare, e in attesa di attivazione. Ad oggi i pagamenti effettuati, nonostante i rallentamenti legati al funzionamento di AGEA, superano i 200 milioni di euro e ci consentono di essere ottimisti rispetto al raggiungimento degli obiettivi finanziari previsti per il 31 dicembre 2018”.
“Tra le misure più importanti – hanno sottolineato – rientrano quelle a investimento. in particolare sono ben 3.202 aziende pronte ad investire con un importo richiesto di 630 milioni, un valore 10 volte maggiore rispetto alla disponibilità. Sono oltre 5 mila, invece, i giovani che hanno risposto al Pacchetto di misure loro dedicato, con una richiesta superiore a 900 milioni di euro. Importante anche l’attenzione dell’industria alimentare con quasi 500 domande e contribuiti per 400 milioni di euro”.
“Considerato tale massiccio interesse e la richiesta di contributi enormemente superiore alla disponibilità si ribadisce la ferma intenzione della Struttura regionale di contrastare in ogni modo pratiche di elusione o aggiramento delle norme. A tal proposito si conferma l’obiettivo di verificare i dati presentati nelle domande di sostegno: questo per accertare l’attendibilità di pratiche che, a fronte di una regolarità formale, possono invece risultare artificiosamente costruite su valori economici non rispondenti ai normali criteri di funzionamento delle aziende”.
“In questa ottica si è conclusa la prima fase di istruttoria degli investimenti strutturali in agricoltura, ed è emerso che ben 590 aziende tra quelle in posizione utile per il finanziamento hanno presentato un indicatore di Performance Economica (PE) superiore a 0,5. In pratica, gli investimenti dichiarati avrebbero una produttività superiore al 50% annuo e, come tali, sarebbero ripagati in meno di due anni. Con tutta evidenza si tratterebbe di investimenti ad altissima redditività, potenzialmente anomali per il comparto agricolo, rispetto all’ordinarietà delle situazioni aziendali ai cui principi i tecnici e ditte hanno dichiarato di attenersi tramite dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà”.
“A seguito di tale prima fase istruttoria la Struttura regionale si sta apprestando a notificare alle 590 ditte in questione la richiesta di una approfondita relazione tecnico-economica dalla quale emerga che i dati inseriti nel progetto sono coerenti con i valori ordinari della zona di riferimento. Solo in questo modo sarà per essi possibile confermare l’attribuzione dei punteggi previsti dai criteri di selezione da parte di questa amministrazione e prevenire l’inevitabile esito negativo dell’istruttoria tecnico-amministrativa dell’istanza”.
“Ulteriore pilastro del PSR sono le Misure a Superficie per le quali nel 2016 sono state ammesse 8240 domande per circa 70 milioni di euro di impegno annuo. Il 70% delle domande del 2016 è stato liquidato con una spesa relativa di 50 milioni di euro. Purtroppo resta il disappunto per non aver completato il pagamento del restante 30% delle domande più le richieste rinnovate per 2017. Si auspica, pertanto, che al più presto l’Organismo pagatore AGEA possa risolvere le anomali bloccant
Il Programma di Sviluppo Rurale della Puglia 2014-2020 è in piena attività e si dimostra strumento strategico di un sistema imprenditoriale agricolo fortemente dinamico e attivo. A dimostrazione di ciò si richiama anche la considerevole risposta delle imprese ai bandi emessi sino ad oggi, in parte già chiusi in parte in procinto di esserlo.
“L’agricoltura pugliese gode di un ottimo stato di salute – hanno reso noto l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari e l’Autorità di Gestione del PSR Puglia 2014-2020, intervenuti nel corso della conferenza stampa, convocata quest’oggi per fare il punto della situazione sullo stato di avanzamento del PSR Puglia -. Ciò emerge dall’importante balzo in avanti della Produzione Lorda Vendibile regionale registrato dall’Istat lo scorso mese. E la partecipazione ai bandi emessi e conclusi ci consegna numeri significativi, dimostrando la vitalità del sistema agricolo pugliese.
“Il PSR Puglia ha già attivato le principali misure impegnando il 75% del miliardo e 600 milioni di euro disponibili. Nel corso dei primi mesi di quest’anno, anche a seguito di modifiche concordate con UE, saranno messi a bando gi interventi da programmare, e in attesa di attivazione. Ad oggi i pagamenti effettuati, nonostante i rallentamenti legati al funzionamento di AGEA, superano i 200 milioni di euro e ci consentono di essere ottimisti rispetto al raggiungimento degli obiettivi finanziari previsti per il 31 dicembre 2018”.
“Tra le misure più importanti – hanno sottolineato – rientrano quelle a investimento. in particolare sono ben 3.202 aziende pronte ad investire con un importo richiesto di 630 milioni, un valore 10 volte maggiore rispetto alla disponibilità. Sono oltre 5 mila, invece, i giovani che hanno risposto al Pacchetto di misure loro dedicato, con una richiesta superiore a 900 milioni di euro. Importante anche l’attenzione dell’industria alimentare con quasi 500 domande e contribuiti per 400 milioni di euro”.
“Considerato tale massiccio interesse e la richiesta di contributi enormemente superiore alla disponibilità si ribadisce la ferma intenzione della Struttura regionale di contrastare in ogni modo pratiche di elusione o aggiramento delle norme. A tal proposito si conferma l’obiettivo di verificare i dati presentati nelle domande di sostegno: questo per accertare l’attendibilità di pratiche che, a fronte di una regolarità formale, possono invece risultare artificiosamente costruite su valori economici non rispondenti ai normali criteri di funzionamento delle aziende”.
“In questa ottica si è conclusa la prima fase di istruttoria degli investimenti strutturali in agricoltura, ed è emerso che ben 590 aziende tra quelle in posizione utile per il finanziamento hanno presentato un indicatore di Performance Economica (PE) superiore a 0,5. In pratica, gli investimenti dichiarati avrebbero una produttività superiore al 50% annuo e, come tali, sarebbero ripagati in meno di due anni. Con tutta evidenza si tratterebbe di investimenti ad altissima redditività, potenzialmente anomali per il comparto agricolo, rispetto all’ordinarietà delle situazioni aziendali ai cui principi i tecnici e ditte hanno dichiarato di attenersi tramite dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà”.
“A seguito di tale prima fase istruttoria la Struttura regionale si sta apprestando a notificare alle 590 ditte in questione la richiesta di una approfondita relazione tecnico-economica dalla quale emerga che i dati inseriti nel progetto sono coerenti con i valori ordinari della zona di riferimento. Solo in questo modo sarà per essi possibile confermare l’attribuzione dei punteggi previsti dai criteri di selezione da parte di questa amministrazione e prevenire l’inevitabile esito negativo dell’istruttoria tecnico-amministrativa dell’istanza”.
“Ulteriore pilastro del PSR sono le Misure a Superficie per le quali nel 2016 sono state ammesse 8240 domande per circa 70 milioni di euro di impegno annuo. Il 70% delle domande del 2016 è stato liquidato con una spesa relativa di 50 milioni di euro. Purtroppo resta il disappunto per non aver completato il pagamento del restante 30% delle domande più le richieste rinnovate per 2017. Si auspica, pertanto, che al più presto l’Organismo pagatore AGEA possa risolvere le anomali bloccanti”.
“E’ compito della nostra Struttura regionale – hanno concluso – mettere in campo ogni strumento per garantire livelli elevati di controllo sulla serietà delle candidature e sulla attendibilità e congruenza dei progetti di investimento. Al sol fine di tutelare le realtà e le professionalità attente e fedeli interpreti del bando e garantire la migliore allocazione possibile delle risorse anche a scapito di un inevitabile rallentamento della spesa.
“E’ compito della nostra Struttura regionale – hanno concluso – mettere in campo ogni strumento per garantire livelli elevati di controllo sulla serietà delle candidature e sulla attendibilità e congruenza dei progetti di investimento. Al sol fine di tutelare le realtà e le professionalità attente e fedeli interpreti del bando e garantire la migliore allocazione possibile delle risorse anche a scapito di un inevitabile rallentamento della spesa
- 15/01/2018 - 18:20