A cura dell’Archeoclub di Siponto
Il giorno dell’Epifania, si è concluso, dopo due anni di fermo, il ciclo delle rappresentazioni della Natività animata dai ragazzi Junior dell’Archeoclub Sipontino.
Notevole l’afflusso dei Visitatori che hanno dimostrato di apprezzare questo modo nuovo di fondere , attraverso un itinerario di grande fascino,Fede, Archeologia, Storia e Natura.
Il numero reale dei visitatori e le loro considerazioni ,possono essere desunti dal Registro dei Visitatori che sono a disposizione di chiunque voglia consultarlo.
Quest’anno abbiamo fatto la scelta di animare solo il secondo Ipogeo( che in origine era un luogo di culto del primissimo Cristianesimo), con solo 7 figuranti , tutti Ragazzi Junior Archeoclub, e ponendo la Natività all’interno della grande cavità di roccia calcarea.
Inoltre, tralasciando le spettacolarizzazioni , si è puntato soprattutto (come dovrebbe essere nel concetto del Natale) , ad una forma più “raccolta” e meditativa. A parte Maria (Florinda) e Giuseppe (Davide) e naturalmente il Bambino, c’erano alcuni mestieri: la Cestaia (Samantha), la Ricamatrice (Maria), il Suonatore di Violino (Michelangelo) e il piccolo simpaticissimo Robertino nelle vesti del vasaio –pittore,mentre Gabriele guidava nel primo ipogeo i Visitatori.
L’organizzazione dell’accoglienza , smistamento delle persone ecc. era curata Beatrice, Franca, Pietro, Angela, mentre il sottoscritto era all’interno del secondo ipogeo.
Ritornando agli aspetti simbolici , si è voluta rappresentare non solo la nascita del Signore con la Sacra Famiglia, ma, attraverso una Simbologia che sfocia nella Liturgia, percorrere tutto il Progetto salvifico del Signore: la Sua nascita, (la piccola mangiatoia) , il Suo primo atto pubblico (il banchetto col Libro della Parola e con la pergamena che ci ricordano Gesù che da bambino disquisiva con i Dottori nel Tempio).
E ancora, il richiamo al suo primo miracolo: la trasformazione dell’acqua in vino nelle Nozze di Cana (la giara e la caraffa) ma che preconizzano anche il sangue e l’acqua che scaturiranno dal suo costato nella Crocifissione.
Poi ancora i simboli legati al Memoriale nell’Ultima Cena: il pane e il vino che diventano corpo e sangue salvifici e che la Chiesa perpetua nell’Eucaristia.
Infine i Sapienti (I Magi) , che depongono i simboli della loro potenza (i turbanti) dopo aver portato i loro doni , un preannuncio profetico a del cammino terreno del Cristo: l’oro ( la fede ma anche la Regalità),l’incenso (l’Adorazione) e la mirra (la Passione)
Lasceremo la Natività con tutto il suo simbolismo, ancora visibile fino a Pasqua..chi vorrà visitare questi Ipogei, con quelli di Scoppa e la necropoli tardo antica in Pineta e il Museo Etnografico, lo potrà fare di domenica e giorni festivi dalle 11.00,luogo di riunione a fianco della chiesa parrocchiale oppure negli altri giorni, telefonando al numero 338 4485344 con ragionevole anticipo.
Via aspettiamo, da noi l’emozione el vero Natale continua…vi immergerete a tutto campo nella Storia, nella Natura,nell’Archeologia, ma soprattutto nel misticismo e nella Fede.
Aldo Caroleo, Archeoclub di Siponto-