Alle prime luci dell’alba i militari della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Manfredonia hanno svolto un’efficace azione di repressione della commercializzazione illegale di prodotti ittici sottomisura nella città di Manfredonia, effettuando un consistente sequestro di pescato al di sotto della taglia minima prevista dalla normativa vigente, pronto per essere immesso sul mercato.
In particolare, sono stati posti sotto sequestro amministrativo circa 200 (duecento) Kg di novellame di sarde ed alici (comunemente noto come “bianchetto”).
Il risultato dell’operazione è da attribuire alla capacità investigativa degli uomini del Nucleo di Polizia Giudiziaria della Capitaneria di Porto di Manfredonia, la cui attività risulta essere fondamentale, in particolar modo, per garantire la tutela dell’ecosistema e dell’ambiente marino.
Il pescato, dopo gli accertamenti sanitari effettuati dal medico del Servizio Veterinario dell’ASL FG Area B – Distretto di Manfredonia e su disposizione del Comando della Capitaneria di Porto, è stato destinato alla distruzione mediante rigetto in mare, in quanto dichiarato prodotto alimentare del tutto privo di documenti attestanti la rintracciabilità dello stesso prodotto ittico, e quindi non destinabile al consumo umano.
L’attività di repressione posta in essere dagli uomini della Guardia Costiera sipontina contro gli illeciti in materia di pesca e commercializzazione illegale di prodotti ittici sottomisura proseguirà incessante anche nei prossimi giorni in mare e a terra, allo scopo di garantire il rispetto delle leggi e tutelare la salute degli inconsapevoli consumatori.
Quando i politici non fanno i politici i risultati si vedono.
Bravi continuate così, dovete fare sequestri ogni giorno e bloccare questo scempio che danneggia la Città di manfredonia. Soprattutto devono partecipare anche le altre forze di polizia, perchè il commercio avviene in strada.