La città, nonostante le festività, è attonita. Non riesce a capire il motivo di questa guerra sotterranea che improvvisamente si è istituzionalizzata nell’unica sede appropriata, il Consiglio Comunale. La verità è che ormai il P.D., sia a livello nazionale che locale, non è più il partito aggregante con un progetto politico. È un partito che da anni ha smarrito il senso della politica, occupato com’è ad accaparrarsi posizioni di potere, rimanendo ancora una forza politica con una classe dirigente professionista della politica. Qual è il vero motivo della crisi? É il futuro della gestione dei tributi? Il loro punto è come metterci le mani sopra direttamente, mentre la vera domanda che una classe politica lungimirante dovrebbe porsi è “Cosa serve alla città?”. Premesso che non conosco i vari atti di indirizzo o le varie posizioni ( quelle vere ) mi limito a fotografare l’esistente. La gestione tributi è una partecipata del comune, dove il comune ha la completa maggioranza. Il Sindaco siede nell’assemblea dei soci con tutti i poteri del padrone e ne nomina il Presidente. La gestione tributi effettua il servizio attraverso un contratto di servizio e gli viene corrisposto un compenso agio o aggio; è una partecipata che non pesa sul comune, in quanto produce utili, almeno finora. Qual è la nuova proposta? Gestirla direttamente! Ma la burocrazia Comunale è in grado di farlo? Assolutamente no, non è in grado di trattenere il dirigente amministrativo, figuriamoci se può gestire un servizio così delicato. Ma anche nella malaugurata ipotesi di una gestione diretta, sarebbe una negazione di una corretta conduzione manageriale: difatti a fronte di un costo variabile rapportato alle entrate, si trasformerebbe in un costo fisso incontrollabile destinato solo ad aumentare. Allora smettetela di litigare, decidete per il bene della città e non del vostro futuro politico. State alimentando una opposizione che addirittura pretende di parlare in nome del popolo sovrano, che come stabilito dalla costituzione parla solo attraverso le elezioni. È finito il vostro ciclo politico. Prendete atto che la città ha bisogno di una nuova proposta politica capace di interpretare il nuovo che voi non siete più in grado di tradurre in atti concreti. Noi siamo pronti a partecipare a un nuovo progetto per la città.
Giovanni Caratù