Uno sfregio inammissibile, che ha rischiato di condizionare la messa di Natale alle ore 21,00 del giorno 24 dicembre presso la chiesa Stella Maris su corso Manfredi, e la quiete del convento di Santa Maria delle Grazie. Un comportamento incivile e illegale. E’ successo che mentre alla Stella Maris il sacerdote si preparava per celebrare in chiesa la sacra funzione del Natale, il frastuono sotto forma di musica che ormai da qualche ora proveniva da un bar di via santa Maria delle Grazie, prossima alla chiesa un isolato, non sembrava voler cessare: la musica, emessa da uno dei locali che lì impazzano, era tale, nonostante la distanza fosse vicina ma non vicinissima, che in chiesa sarebbe stato impossibile celebrare la funzione. Era, insomma, impossibile un raccoglimento adeguato per la messa di Natale e tuttavia la musica non accennava a voler terminare e la richiesta informale, portata al gestore del bar, non aveva sortito effetto. Siamo stati costretti a chiamare polizia e carabinieri che sono intervenuti. Il sacerdote, sbalordito, ha potuto quindi celebrare la messa regolarmente alle ore 21,00 e celebrare il santo Natale. Disturbo simile hanno vissuto i fedeli della chiesa di Santa Maria delle Grazie, in quanto il frastuono arrivava anche lì.
Davvero una brutta pagina di inciviltà ma anche di illegalità: a quell’ora, in quel giorno, sparare la musica ad alto volume è segno di inciviltà, ma è anche illegale in quanto ci sono dei limiti acustici che devono essere rispettati sempre. Un fenomeno, questo della musica fuori controllo di giorno e di notte, che sta devastando la città: Santa Maria delle Grazie, così come la piazzetta Mercato, come largo Diomede, come via Maddalena, come via Tribuna, ed altre zone della città, sono ormai senza legge. I locali emettono musica ad altissimo volume a qualsiasi ora del giorno e della notte, nella più completa illegalità, non avendo il diritto di farlo, senza che l’amministrazione comunale intervenga nonostante le ripetute segnalazioni e i verbali elevati dalle forze dell’ordine. Ed anche tavolini e divanetti invadono il suolo pubblico senza autorizzazione, arrivando ad occupare gli usci dei privati, ed ora anche con stufe. Ciò che è successo il 24 dicembre è solo la punta dell’iceberg che sfregia quanto di più sacro ci sia durante l’anno, così come tutti i giorni e le notti dell’anno di cittadini che chiedono solo di vivere la loro vita così come hanno diritto.
Un gruppo di residenti e parrocchiani del centro storico
Possibile che nessuna autorità sia potuta intervenire ???? ma in che paese viviamo ????