Il Parco Nazionale del Gargano designa Antonio Canu quale nuovo presidente dell’OAsi LAgo Salso Spa, e il WWF pugliese esprime grande apprezzamento per la sua nomina. “La designazione di Antonio Canu, grande esperto di aree protette e oasi, è il segnale di discontinuità che il WWF chiedeva da tempo per l’area naturale di Manfredonia, da oltre due anni in grave affanno. Già nella primavera del 2016, infatti, il WWF. In una circostanziata lettera indirizzata agli allora presidenti del Parco Nazionale del Gargano e dell’Oasi Lago Salso, avevano evidenziato lo stato di degrado in cui versava l’Oasi a causa del blocco di tutte le sue attività, comunicando che l’area non avrebbe partecipato alla Festa delle Oasi, l’annuale appuntamento del WWF, mancando i requisiti minimi per offrire una corretta fruizione ai visitatori. Ancora prima, nel 2015, il WWF aveva accolto con favore la notizia della cessione delle quote di proprietà dell’Oasi dal comune di Manfredonia all’Ente Parco, intervenendo anche pubblicamente, insieme a numerose altre associazioni, per sollecitare il rapido compimento di questo passaggio, nella consapevolezza che l’iniziativa intrapresa avrebbe elevato enormemente il grado di tutela dell’area e nel contempo avrebbe posto le basi per un pieno coinvolgimento dell’Ente Parco nei piani di sviluppo ecosostenibile dell’oasi. Ma nei mesi successivi nessuna iniziativa è stata intrapresa per invertire il corso degli eventi e la condizione dell’Oasi è rapidamente degenerata. Ora la svolta con la nomina di Canu, un indiscusso esperto del settore, grazie ad una nuova sensibilità dell’attuale consiglio direttivo dell’Ente parco che sta acquisendo sempre più autorevolezza nella conduzione dell’area protetta”. L’Oasi Lago Salso è l’avamposto meridionale del Parco nazionale del Gargano. Un tempo nota come Daunia Risi (per il progetto, mai concretizzato, di trasformarla in risaia) e utilizzata come riserva di caccia, nel 1999, dopo l’istituzione del Parco Nazionale del Gargano, è stato avviato un importante programma di rinaturalizzazione che ha investito la totalità dei suoi oltre mille ettari, con la creazione di nuove zone umide e di pascoli naturali dove un tempo vi erano terreni agricoli di scarso pregio. Nel 2010 l’area era entrata a far parte del sistema delle oasi del WWF Italia come oasi affiliata. Poi dal 2015 il repentino declino e venerdì scorso la ripartenza con l’insediamento di Canu alla presidenza.
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