La scomparsa del delegato territoriale ANT Michele Vaira e il cordoglio del sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi.
“Se n’è andato in punta di piedi, con lo stesso garbo che per un’intera vita lo aveva contraddistinto”. Esordisce così, in un post pubblicato poco fa su Facebook, il sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi, commentando la scomparsa di Michele Vaira, delegato dell’Associazione Nazionale Tumori (ANT), comprendente Manfredonia, Mattinata e Monte Sant’Angelo.
“Michele Vaira – scrive il primo cittadino – lascerà un grande vuoto nella nostra città, portatore di valori morali che solo una persona attenta e sensibile riesce ad avere nei riguardi dei più deboli, dei sofferenti e delle famiglie. Una vita spesa nel volontariato e poi, nel 2005, l’intuizione di far nascere a Manfredonia una delegazione ANT, per portare assistenza domiciliare ai malati di tumore, garantendo anche a casa prestazioni medico-infermieristiche e sostegno psicologico”.
“Michele si è prestato per il prossimo, volontariamente, con passione e dedizione. Quando persi mia madre a causa di un tumore compresi per davvero che la morte appartiene a tutti noi. Cominciai, così, a scoprire cosa è l’ANT e quali sono le innumerevoli attività che svolge”.
“La sofferenza di chi è malato – continua il sindaco – diviene presto la sofferenza di chi l’assiste, perciò diventa di estrema importanza la consapevolezza che l’ANT c’è e ti è accanto”. “L’ANT è sorta per servire l’uomo nel rispetto della sua dignità di vita e nel suo diritto ad una buona vita, compatibilmente con il proprio stato di salute o anche di malattia, perché quando non c’è più niente da fare è allora che c’è tanto da fare”, affermava per l’appunto Vaira.
“E proprio lui, che insegnava ai malati a combattere il terribile male, da quel male è stato sopraffatto. Ma, nonostante la sofferenza ed il dolore che giorno dopo giorno lo hanno consumato, Michele non si è mai risparmiato. Anzi, ci scherzava persino su, definendosi ‘lo scarparo (calzolaio, NdR) con le scarpe rotte’, mentre instancabilmente continuava nella sua missione di volontario”.
“Sì, Michele Vaira lascerà un grande vuoto nella nostra città e mancherà il suo sorriso dolce, timido e sincero alle famiglie, tantissime, che con generosità e determinazione ha confortato ed aiutato. Grazie, a nome della Città, per tutto quello che sei riuscito a realizzare”, conclude afflitto Angelo Riccardi.
Matteo Fidanza
Ufficio Stampa – Città di Manfredonia
Ciao Michele, saranno in tanti ad accoglierti lassù ,a braccia aperte e, con lo stesso elegante e dolce sorriso che a tutti i tuoi pazienti hai elargito con fraterno amore.
Il tuo ricordo sarà sempre vivo in me : non potrò mai dimenticare la serenità che hai donato a mio fratello ed a noi tutti,insieme alle tue splendidi collaboratrici, in un periodo in cui il buio e la tristezza regnavano sovrani nei nostri cuori.