Il festival del gol (e degli errori) va in scena al Miramare, dove il pazzo Manfredonia FC di Elia Gravinese mette in scena il suicidio perfetto e impatta clamorosamente al cospetto dello Sporting Apricena, squadra ambiziosa ed esperta che però sentitamente ringrazia l’allegra difesa biancoblu, che negli ultimi minuti di gioco regala tre gol ed il pareggio alla squadra di Ferrara, che di certo ha il merito di non aver mai mollato anche sotto di tre reti. Si perché al 31’ della ripresa, il risultato era di 3-0 per i sipontini.
La gara è sentita, i blues sanno che non possono concedersi ulteriori passi falsi e interpretano la gara con attenzione, cercando di rischiare il meno possibile e ripartire in contropiede. Lo Sporting, di contro, ha in Catalano e Scarano due giocatori esperti tant’è che proprio il centravanti rossoblu sarà poi protagonista.
La fase di studio è lunga e povera di contenuti, il Donia non crea particolari pericoli così come gli ospiti, dal resto. A sbloccarla però sono i sipontini con Pierpaolo Totaro, che scatta portandosi dietro mezza difesa ospite ed insacca, proprio al termine della prima frazione.
Nella ripresa si apre subito con una ghiotta occasione per gli ospiti con Santarelli, che lasciato solo in area (da due metri) di testa esalta i riflessi di Di Bari. Il Manfredonia capisce che forse è meglio mettere in chiaro le cose e al 15’ raddoppia le marcature con Vaccarella, che con un preciso diagonale mancino infila De Mare in uscita. 2-0 e festa sugli spalti.
Ma gli apricenesi non mollano e dimostrano di voler restare in partita due minuti dopo: punizione dal limite e ancora Di Bari protagonista, con palla deviata sulla traversa e poi ancora respinta su tiro di Scarano in area. Lo Sporting è nel suo momento migliore e ci riprova con Catalano: lancio millimetrico di Mastromatteo, stop e tiro al volo del centravanti con la palla che si stampa sulla traversa. Segnali positivi per il Manfredonia che alla mezz’ora chiude teoricamente i conti ancora con Pierpaolo Totaro, che parte e realizza la sua doppietta personale. Il risultato affosserebbe psicologicamente anche un toro ma al 43’ il direttore di gara decreta un rigore per gli ospiti: dal dischetto Catalano realizza riaprendo il match. Si perchè nei 5’ di recupero (eccessivi) concessi dall’arbitro, succede di tutto. Mastrodonato (nel frattempo subentrato) approfitta di una disattenzione difensiva e accorcia le distanze, mandando in paura i blues; poi all’ultimo giro di lancette Catalano beffa la difesa sipontina, ormai totalmente in bambola, siglando il 3-3 e lasciando increduli tutti i presenti, tra recriminazioni e rabbia.
Il tabellino
MANFREDONIA FC – Sporting Apricena 3-3
MANFREDONIA FC (3-5- 2): Di Bari; Di Mauro A. (14’st Vitulano), Paglione, De Fabritiis (30’st Tedesco);
Palumbo, Prencipe, Ciullo, Lupoli; P. Totaro, Vaccarella (40’st Vergura). A disp. Armiento, A. Gramazio, M.
Gramazio, Fiotta. All. Elia Gravinese
SPORTING APRICENA (4-3- 3): De Mare; Santarelli (15’st Mastrodonato), Lercone, Palmieri, Pazienza; Lupardi
(10’st Guerriero), Mastromatteo (46’st Ungaro), Cesareo; Scarano, Catalano, Pettolino. A disp. Kasemi, Arnese, Cursio,
Scanzano. All. Vincenzo Ferrara
ARBITRO: Michele Cimini di Barletta
MARCATORI: 44’pt Totaro, 15’st Vaccarella, 31’st Totaro (M); 43’st Catalano rig. (S), 47’st Mastrodonato (S), 50’st
Catalano (S)
AMMONITI: Paglione, De Fabritiis, Tomiri, Vitulano, Tedesco, Palumbo (M); Lupardi, Mastromatteo, Guerriero (S)
NOTE: Giornata soleggiata, terreno in sintetico. Spettatori 100 circa. Angoli 1-6. Recupero: 0’pt, 5’st.
Area Comunicazione – Manfredonia
