Riconoscere la libertà di espressione altrui, e con essa le regole della democrazia, significa anche salvaguardare specularmente il proprio diritto a dissentire da quella opionione, rivendicare la possibilità di affermare liberamente il proprio pensiero in contrapposizione a quello ugualmente libero, ma contrario, di altri.
È per questo che il Partito Democratico di Manfredonia condanna fermamente il gesto avvenuto la scorsa notte, riguardante il manifesto imbrattato che avvisava dell’arrivo di Salvini nella nostra città. Un episodio grave ed ingiustificabile che mina la libertà di espressione e di democrazia, principi cardine del Partito Democratico.
Auspichiamo, invece, una netta presa di distanza dalle idee e dal pensiero politico del leader della Lega Nord da parte della cittadinanza.
Ci auguriamo che Salvini “sparli” in solitudine nei prossimi giorni a Manfredonia. Siamo certi che la cittadinanza, anche quella piccola parte “attratta” magari da rabbia o curiosità, starà lontana da chi, fino a qualche mese fa, ha umiliato ed insultato la gente del Sud.
Sappiamo che viviamo momenti difficili, a livello locale e nazionale, ma non per questo possiamo rinunciare a battaglie di civiltà e giustizia come il biotestamento (che domani il capogruppo PD al Senato, Luigi Zanda, proporrà alla capogruppo di calendarizzare ) e lo Ius Soli.
“Prima gli Italiani”, dice Salvini, che qualche mese fa diceva:
” Prima il Nord”, anzi “Solo il Nord”.
Noi diciamo prima i malati, prima i bambini, ricordando che lo Ius Soli non è una legge sull’immigrazione, ma è una legge per l’integrazione.
I cittadini e le cittadine di Manfredonia rivendichino il diritto(ed il dovere) di scegliere con la mente e con il cuore, non con la paura e la rabbia. Matteo Salvini venga serenamente a Manfredonia così avrà modo di apprezzarne le bellezze e le potenzialità, ma ci trovi ‘sordi’ ai suoi slogan populisti e xenofobi.
PD – Comunicazione Manfredonia