“Posto che abbiamo presentato ordini del giorno, mozioni ed interrogazioni per sollecitare ed impegnare la Giunta ad intervenire per mitigare il rischio idrogeologico e considerando che, ad oggi, anche provvedimenti da noi proposti e approvati all’unanimità dal Consiglio regionale sono rimasti lettera morta; ci domandiamo quale sia la posizione del presidente Emiliano su una scelta incomprensibile del Governo nazionale che ha finanziato il primo stralcio del fondo di progettazione con 5,7 milioni di euro, con cui si attiveranno opere per 280 milioni di euro in 5 Regioni del Nord. La Puglia, fortemente esposta al rischio sismico, è esclusa”. Lo dichiarano il presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, Nino Marmo, il vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta, ed i consiglieri Domenico Damascelli e Francesca Franzoso.
“Piemonte, Veneto, Liguria, Friuli e Bolzano –aggiungono- saranno destinatarie dei progetti e sarebbe interessante capire come siano state scelte tra tutte le Regioni d’Italia, visto che il rischio idrogeologico colpisce tutto il territorio nazionale (e noi pugliesi, che ancora ricordiamo le recenti tragedie, lo sappiamo bene). Per contesto geografico? Se è questo il criterio, si poteva iniziare anche dal Sud. Se, invece, le 5 comunità settentrionali sono state individuate per esposizione ai rischi, ci si chiede se sia stata redatta una graduatoria delle emergenze e se, sulla base di quest’ultima, possa affermarsi che l’urgenza idraulica interessi innanzitutto il Nord. Nutriamo, ovviamente, parecchi dubbi a riguardo e riteniamo doveroso sottoporre la questione al presidente Emiliano: non vorremmo, infatti, che dietro la selezione dei territori destinatari dei fondi ci siano ragioni di appartenenza politica e non oggettive. Se così fosse –concludono i consiglieri di Fi- sarebbe opportuno che il governo pugliese si facesse sentire perché si tratta di interventi di messa in sicurezza del territorio. E mettono al sicuro l’esistenza delle persone”.