M5S Manfredonia: Tari, no alla quota variabile sulle seconde case
(Non locate e nello stesso comune dell’abitazione principale).
Il caos Tari impazza in tutta Italia. Bollette determinate scorrettamente un po’ ovunque. L’assessore al Bilancio, Pasquale Rinaldi, ha dichiarato: “Il Comune di Manfredonia non è coinvolto nella problematica degli errori commessi in diversi comuni, in quanto ha calcolato correttamente la tassa sui rifiuti, non applicando la quota variabile alle pertinenze, in base alle normative statali”.
No, Assessore Rinaldi!
Il Comune di Manfredonia NON HA APPLICATO CORRETTAMENTE LA TASSA SUI RIFIUTI, in quanto LA QUOTA VARIABILE ANCHE SULLE SECONDE CASE (Non locate e nello stesso comune dell’abitazione principale) NON VA CALCOLATA.
Le spieghiamo perché. E lo spieghiamo anche ai cittadini.
Come tutti sanno la TARI (Tassa sui Rifiuti) è un tributo destinato a finanziare la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti ed è dovuta da chiunque possieda, detenga ed utilizzi, a qualsiasi titolo, un immobile. Per le utenze domestiche, essa si compone di:
– una parte fissa calcolata in base ai metri quadri dell’immobile
– una parte variabile calcolata in base al numero degli occupanti (corrispondente ad un quantitativo di rifiuti calcolato in base alla procedura contenuta nel punto 4.2, all.1, del D.P.R.158/1999).
Pertanto, essendo la parte variabile riferita al quantitativo di rifiuti prodotto dal numero degli occupanti di un’utenza domestica, essa DEVE ESSERE APPLICATA UNA SOLA VOLTA e solamente all’abitazione principale, e non anche alle “seconde case non locate e nello stesso comune dell’abitazione principale”, nella cui bolletta, alla voce “numero occupanti”, dovrà essere riportato “zero”.
E’ evidente che in questo modo non si andrebbe a gravare sui costi di raccolta e smaltimento rifiuti del gestore del servizio. In quanto lo stesso nucleo familiare produce sempre lo stesso quantitativo di rifiuti, pur possedendo più “immobili (utenze domestiche) non locati e nello stesso comune dell’abitazione principale”.
Invece, cari cittadini, i nostri amministratori, ritenendo che il dono dell’ubiquità sia di questa terra, hanno applicato la quota variabile a tutti gli immobili (utenze domestiche) posseduti dallo stesso nucleo familiare, “non locati e nello stesso comune dove è situata l’abitazione principale”.
Facciamo un esempio:
Il signor Rossi ha una famiglia di quattro persone residente in una abitazione principale – per la quale paga la TARI (parte fissa e variabile, conteggiata su quattro occupanti) – e possiede una seconda casa (utilizzabile), non locata e nello stesso comune dell’abitazione principale.
Bene, in questo caso, il Comune di Manfredonia su questa seconda casa applicherebbe la TARI comprendente parte fissa e parte variabile, quest’ultima calcolata nuovamente su quattro occupanti, raddoppiando magicamente il numero dei componenti del nucleo familiare del signor Rossi, nonostante essi producano rifiuti sempre e solo per quattro persone.
Per spiegarci meglio vi mostriamo l’esempio “reale” di un “signor Rossi” di Manfredonia:
Vi pare logico???
Se la famiglia Rossi produce rifiuti nella prima casa come può, nello stesso momento, produrne nella seconda e viceversa??
Per questo motivo, cittadini di Manfredonia e caro Assessore Rinaldi, questa tassa, nei casi suindicati, viene applicata in maniera errata.
Pertanto, sulla scorta di quanto da noi denunciato, i contribuenti tassati ingiustamente possono valutare se inoltrare richiesta di rimborso, per la “quota variabile non dovuta applicata sulle seconde case” dagli anni 2014 al 2017, al Comune di Manfredonia ed eventualmente, qualora ce ne fosse bisogno, ricorrere alla Commissione Tributaria Provinciale.
Ci auguriamo che per l’anno 2018 l’Amministrazione voglia ravvedersi ed applicare correttamente la TARI.
MOVIMENTO 5 STELLE MANFREDONIA