Angelo Salvemini, consigliere comunale del comune di Manfredonia, eletto nelle liste del movimento politico di iniziativa democratica.
“Lo scorso 26 ottobre, in occasione della celebrazione del consiglio comunale, avrei dovuto fare la dichiarazione di indipendenza ma, per problemi di salute (sono reduce da un’operazione al ginocchio) ho dovuto disertare la seduta.
Voglio, pertanto, affidare alla stampa l’ufficializzazione della mia uscita dal gruppo di iniziativa democratica e la illustrazione delle relative ragioni.
Come noto, la convivenza politica con il sindaco Angelo Riccardi è da sempre stata impossibile in considerazione della sua ingordigia e del suo egocentrismo.
Non mi sono mai sentito parte della sua coalizione tranne che in occasione delle sue “chiamate alle armi”.
Invero, il sindaco aveva ed ha la brutta abitudine di chiamare i consiglieri solo in occasione della votazioni dei provvedimenti scottanti; per il resto i ridetti consiglieri non hanno, per esempio, giammai maturato nemmeno il diritto di essere informati sulla chiusura del mercato ittico.
Decide tutto lui.
Questa è la minestra o puoi uscire dalla finestra.
Però, quando la stabilità della maggioranza, per qualsivoglia ragione, comincia a ballare, allora sì che sei il suo consigliere.
Allora si che dalla sua segreteria ti arrivano messaggi di convocazione, telefonate di invito ecc…
Ma, la ragione che mi ha portato a questa decisione trova il suo principale fondamento nella negazione degli atti il cui accesso ho formalizzato con una serie di richieste a partire da quella datata 16 luglio 2017.
Segnatamente, a seguito della delibera della Corte dei Conti n. 57/prsp/2017 (relativa alla grave situazione finanziaria in cui versa l’amministrazione sipontina) nonchè al parere negativo espresso dai revisori dei conti in occasione dell’approvazione del rendiconto di gestione per l’anno 2015, ho deciso di vederci chiaro ed ho avanzato richiesta di consegna degli elenchi nominativi ed analitici relativi ai residui attivi iscritti in bilancio per le annualità 2014,2015 e 2016 nonchè degli elenchi nominativi ed analitici delle relative delibere di riaccertamento dei suddetti residui.
Detta richiesta, non solo è rimasta sostanzialmente inevasa, ma addirittura i funzionari dell’amministrazione hanno cercato di tergiversare inoltrandomi delle risposte dal contenuto burlesco nelle quali dapprima affermavano che la mia richiesta non era chiara e poi hanno cercato di scaricare la colpa alla società gestione Tributi accusandola di non aver mandato i file (cosa assolutamente falsa perchè la società gestione Tributi, come confermato dalla stessa, i file li aveva mandati eccome).
Alla fine della fiera, i documenti richiesti non mi sono stati consegnati.
Questo non ha fatto altro che confermare quanto già si sentiva e si sente a tutt’oggi vociferare nell’aria ovvero che gli elenchi da me richiesti non sono nella disponibilità dell’amministrazione.
Praticamente, per dirla in termini spiccioli, l’amministrazione, di fronte a degli ammanchi in bilancio per circa 27 milioni di euro cosa ha fatto; ha modificato i dati del bilancio attribuendo, non si capisce sulla scorta di quale dato, quella voce ai cosiddetti residui attivi.
Ma, non essendo quei residui ativi fondati su alcun titolo, o almeno per la gran parte, cosa succede???
Succede che se si vuol sapere chi è il debitore del nostro comune e sulla scorta di quale titolo, si rimane senza risposta.
Il bello è che per parte di quei 27 milioni di euro (e precisamente per € 17.700.000,00) il comune ha acceso un mutuo trentennale che noi cittadini stiamo restituendo con rate da circa 600.000,00 euro l’anno.
Quei 27 milioni di euro altro non sono che il “BUCO” fatto dalle precedenti amministrazioni che si è cercato di otturare con una movimentazione fittizia di partite di bilancio.
Questo, in termini codicistici, si chiama “Falso in bilancio”.
A tanto aggiungasi che, nonostante i gravi problemi, il nostro sindaco pensa a guadagnare poltrone aggiungendo al suo curriculum altri traguardi e così da concentrare nelle sue mani i “poteri” (come a lui piace chiamarli), di sindaco, presidente del contratto d’area, consigliere provinciale ed in ultimo presidente ASI.
Il potere logora chi non ce l’ha, tuonava Angelo Riccardi in un post pubblicato sulla sua pagina fb in risposta alla mia critica circa l’inopportunità di andare anche a comandare all’ASI.
Forse Angelo Riccardi non ha compreso ancora che le anomalie (chiamiamole riduttivamente così) adesso verrano fuori perchè oltre all’opposizione c’è chi, come me, pur essendo nella maggioranza, le segnalerà alle autorità preposte.
E’ ora di tirare le somme, caro sindaco.
Concludo ribadendo la mia dichiarazione di indipendenza, con evidente, contestuale uscita dal gruppo politico di ID”.
Cons. avv. Angelo Salvemini
Visto e’ accertato delle porcheria che qst sig. SINDACO ha combinato e’continua, come se la città fosse un suo feudo,il Viminale cosa aspetta a commissariare la città?
Egregio Salvemini se quel Avv dopo consigliere sta per avvocato allora perché non ha preteso, chiamando anche la forza pubblica, nei fatidici trenta giorni la consegna di quanto chiesto con nota assunta al protocollo del comune? In mancanza di consegna perché non ha presentato diffida nei confronti del segretario comunale e del dirigente preposto? Ripeto perché non ha utilizzato tutti i mezzi che la legge le consentiva? Personalmente ho letto bene quello che lei ha scritto ma c’è qualcosa che non mi torna. Forse non ha scritto tutto quello che doveva oppure e’ soltanto muina per lasciare uno spiraglio aperto. Diversamente pubblichi quello che ha fatto. Saluti
Invochi l’intervento del “Responsabile per la Trasparenza”, dopo di che denuncia penale ex art 328 c.p.
A pensare che resterà nella storia di manfredonia,come persona più importante di re manfredi
se avete coraggio denunciate tutto alle autorità preposta,se no ha sempre ragione il dittatore politico cioè Riccardi
Egregio Pensionato, per lei vale la stessa risposta che ho dato al singnor Pasquino…LEGGETE BENE PRIMA DI COMMENTARE ALTRIMENTI RISCHIATE BRUTTE FIGURE…BUONA GIORNATA
Egregio consigliere Salvemini visto il suo titolo perché non denunciare segretario e dirigenti comunali per la mancata consegna, nei termini di legge, dei documenti richiesti? Non è che lei è un fautore del coraggio c’è l’ho ma è la paura che mi frega? Famosa frase del grandissimo Totò. Saluti