Il Ministro dell’Interno, Marco Minniti, durante il question time alla Camera, rispondendo all’interrogazione del deputato Gaetano Piepoli (DeS-CD) riguardante le iniziative volte ad assicurare il controllo del territorio e la lotta alla criminalità organizzata nel Gargano, ha annunciato le attività propedeutiche all’istituzione in tempi brevi dello specifico reparto dei Cacciatori del Gargano.
L’onorevole Piepoli nella sua interrogazione ha ricordato la strage avvenuta lo scorso 9 agosto a San Marco in Lamis, in cui sono stati uccise quattro persone, due pregiudicati e due passanti che hanno avuto la sola colpa di essere al posto sbagliato nel momento sbagliato, evidenziando come “nel Gargano lo Stato rischia di andare in minoranza e che queste vicende dimostrano la sconfitta della retorica e dell’autoassoluzione della politica” e come “manchi un vero controllo delle coste garganiche, usate dalla criminalità come vere e proprie basi logistiche per le loro azioni criminose”. Per questo il deputato ritiene, “da un lato, necessaria la costruzione di un sistema capillare di telecamere per il controllo del territorio, nonché, dall’altro, un’azione volta a rendere permanente l’insieme dei supporti forniti per fronteggiare la criminalità, costituendo ad esempio uno specifico corpo di carabinieri detti Cacciatori del Gargano”.
Il Ministro Minniti ha risposto all’interrogazione del deputato riepilogando le azioni poste in essere fin dal giorno dopo la strage di sangue consumata nelle campagne di San Marco in Lamis: “Il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, riunito a Foggia il giorno successivo, ha definito una strategia di intervento articolata su tre direttrici: la messa a punto di un piano straordinario di controllo del territorio; il rafforzamento delle capacità e delle strutture investigative locali; l’adozione, anche in via sperimentale, delle più moderne tecnologie di indagine”.
“A tal fine – ha continuato il Ministro – ho disposto lo stesso 10 agosto l’invio immediato di più di 200 unità di personale, tra cui 75 unità dei reparti Prevenzione crimine della Polizia di Stato, 84 militari dell’Arma dei carabinieri, parte dei quali appartenenti al raggruppamento Cacciatori di Calabria, 20 unità dei Baschi Verdi della Guardia di finanza e 50 investigatori appartenenti alla Polizia di Stato e all’Arma dei Carabinieri. Al riguardo voglio sottolineare che tutti i rinforzi assegnati permarranno sul territorio fino a quando sarà necessario”.
“Il 9 ottobre scorso sono tornato a Foggia per verificare, insieme ai vertici nazionali e locali delle forze di polizia e alla magistratura, i risultati delle azioni intraprese, secondo l’impegno assunto di recarmi in quella provincia ogni due mesi per un attento monitoraggio degli sviluppi operativi. Il dispositivo di sicurezza messo in campo ha consentito di saturare in maniera incisiva e capillare il territorio provinciale, come risulta dai seguenti dati: nel periodo 10 agosto-22 ottobre si è registrata una netta diminuzione dei reati rispetto all’analogo periodo del 2016 (meno 20,41 per cento); sono state in particolare sequestrati più di 4.100 kg di sostanze stupefacenti, nonché diverse armi da fuoco, munizioni ed ordigni esplosivi; controllate 65.000 persone, denunciate 549 e arrestate 302, tra cui alcuni esponenti di spicco della criminalità organizzata; sono stati inoltre eseguiti 327 sequestri amministrativi e 153 penali; controllati 52.769 veicoli; effettuati 12.712 controlli domiciliari e 3.067 perquisizioni”.
“Il dispositivo di controllo del territorio sarà ulteriormente rafforzato con l’istituzione di una sede del reparto prevenzione e crimine della Polizia di Stato nel comune di San Severo, che ha già messo a disposizione uno stabile garantendo ai reparti necessari lavori di adeguamento”. “La Puglia potrà, in tal modo, contare su tre reparti prevenzione crimine al pari di quanto già previsto per la Calabria”.
“In riferimento all’auspicio dell’onorevole interrogante circa la costituzione di uno specifico reparto di carabinieri cacciatori in quell’area, informo che sono attualmente in corso le necessarie attività propedeutiche alla istituzione, in quell’area, in tempi brevi, del predetto reparto”.
“Evidenzio, infine, che, a margine del predetto incontro dello scorso 9 ottobre a Foggia, è stato sottoscritto con la regione Puglia un protocollo d’intesa per la realizzazione di azioni nei settori della legalità e della sicurezza e per il finanziamento di infrastrutture tecnologiche, compresi i sistemi di videosorveglianza, destinate al potenziamento del controllo delle aree della regione Puglia considerate strategiche, tra le quali rientra l’area di sviluppo industriale di Foggia”.
Soddisfatto il deputato Piepoli che ha ringraziato il Ministro: “La sua azione dimostra che lo Stato non si rassegna a che un’importante porzione del territorio nazionale sia sottratta alla maestà della legge per essere assoggettata al potere di organizzazioni criminali, ormai talmente forti da inquinare la vita sociale, politica ed economica, non solo del Mezzogiorno, ma dell’intero territorio nazionale.
“Mi permetto solo di suggerire – ha aggiunto Piepoli – proprio dopo la risoluzione del CSM e la sua indagine, a mio modesto parere estremamente analitica, che il Ministro si coordini, con nuove sinergie, con il Ministro di grazia e giustizia e il MIUR, perché la legalità, dovendo costituire l’infrastruttura morale, di ethos collettivo di quelle comunità, produca un quid di azione che non si limiti alle estemporanee iniziative di educazione alla legalità. Penso, in particolare, all’ipotesi di un servizio civico per adolescenti, perché, lì, noi dobbiamo costruire un futuro che non sia semplicemente una parabola che dal passato ci riporta al passato”.
Fonte: Il Resto del Gargano