“Con la firma della Convenzione per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili si avvia a conclusione un’ulteriore tappa di un processo complesso, che la Regione Puglia sta perseguendo da tempo con determinazione e lavorando alacremente, com’è noto a chiunque stia seguendo la vicenda della stabilizzazione di questi lavoratori, troppo a lungo marginalizzati e dimenticati” commentano così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e l’assessore con delega al Lavoro e alla Formazione Sebastiano Leo la notizia dell’avvenuta sottoscrizione della Convenzione da parte del Ministro Poletti. Nei giorni scorsi infatti, il presidente della Regione Puglia Emiliano aveva già sottoscritto la convenzione per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili.
“Restiamo in attesa, adesso, della registrazione della convenzione da parte della Corte dei Conti, solo allora potremo considerare chiusa questa vicenda.
Le risorse finanziarie riconosciute alla Regione Puglia – dichiarano Emiliano e Leo – sono pari a poco più di 8,4 milioni di euro e saranno destinate, com’è noto da tempo, ad incentivare l’assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori socialmente utili, che dovrà avvenire entro il 31 marzo 2018.
La Regione Puglia entro il 31 dicembre provvederà a completare le procedure per il piano di stabilizzazione, rispetto alle quali ci aspettiamo il massimo impegno da parte delle municipalità, che potranno accedere agli incentivi: solo la collaborazione di tutti gli enti comunali sul territorio pugliese, infatti, potrà garantire la piena riuscita del piano di stabilizzazione degli Lsu.
Tanto è stato fatto fin qui: abbiamo innalzato l’incentivo riconosciuto – ricordano Emiliano e Leo – proprio grazie a queste risorse aggiuntive. La nostra dedizione per la risoluzione della problematica lavorativa degli Lsu è stata costante: abbiamo assunto un impegno con gli Lsu pugliesi e intendiamo portarlo a termine. In questi ultimi vent’anni gli Lsu hanno garantito il funzionamento delle macchine amministrative dei comuni: è giunto il momento di riconoscerne il merito e restituire loro dignità.”