Ho aspettato di poter esaminare con ponderazione la deliberazione della sezione Regionale di Controllo per la Puglia, adottata il 21 settembre 2017 “in ordine all’avvenuta adozione, da parte del Comune di Manfredonia, delle necessarie misure correttive volte a sanare la grave e perdurante crisi di liquidità rilevata”.
La Corte innanzitutto avverte che “qualora dalla pronuncia delle Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti emergano comportamenti difformi dalla sana gestione finanziaria… e lo stesso ente non abbia adottato, entro il termine assegnato dalla Corte, le necessarie misure correttive… la competente Sezione regionale trasmette gli atti al Prefetto che assegna al Consiglio, con lettera notificata ai singoli consiglieri, un termine non superiore a 20 giorni per la deliberazione di dissesto. Decorso infruttuosamente il termine di cui al precedente periodo, il Prefetto nomina un commissario per la deliberazione dello stesso dissesto e dà corso alla procedura per lo scioglimento del Consiglio dell’ente”.
Poi, chiarisce che “la richiesta indicata è scaturita principalmente dall’accertamento, nei confronti del Comune di Manfredonia, di una grave e strutturale carenza di liquidità.. La critica situazione della liquidità dell’Ente (comunale), era già stata precedentemente evidenziata da questa Sezione in occasione dei precedenti rendiconti, palesemente senza risultato concreto. Forti criticità in termini di cassa erano stati rilevati anche dalla Ragioneria generale dello Stato (relazione del 9 novembre 2009)”.
“Alla data del 3 marzo 2017, il Comune di Manfredonia aveva un fondo cassa pari a zero. Alla data del piano di rientro, la situazione era lievemente migliorata. Il fondo cassa restava tuttavia pari a zero… Pur in presenza di qualche lieve miglioramento, la carenza di liquidità del Comune di Manfredonia rimane, comunque, tuttora estremamente grave. In altre parole, non può dirsi ancora effettivamente realizzata l’inversione di tendenza necessaria per il risanamento finanziario dell’Ente…”
Nel Piano di rientro “molto ottimistico appare l’obiettivo indicato per la fine esercizio 2017, pur costituendo lo stesso, cronologicamente, il primo obiettivo parziale da raggiungere e una parte minima dell’obiettivo complessivo… Tale valutazione appare al momento confermata sia dal venir meno, per ammissione dello stesso Comune dell’entrata di euro 230.562, quale entrata una tantum per concessione servizio pubblico del gas, sia dalla totale assenza di riscossioni alla data odierna, in riferimento ai conguaglio relativo al secondo Piano di zona ed ai “fitti Polder Siponto. In altre parole, il Comune di Manfredonia, nulla ha finora riscosso a fronte di una previsione di riscossioni entro la fine dell’esercizio 2017 di euro 787.569,20. Non si hanno informazioni in merito alle minori spese previste di euro 958.823,13”.
“Risulta del tutto evidente che il mancato raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano per il secondo semestre, oltre a costituire un primo inadempimento del piano di rientro e a minare fortemente la credibilità dello stesso, renderebbe inevitabilmente ancora più ostico il già difficile obiettivo di credibilità dello stesso. Appare, quindi, sin d’ora quantomeno opportuno che il Comune avvii rapidamente le misure aggiuntive ipotizzate nel piano o, comunque, ogni ulteriore misura utile volta ad acquisire liquidità o a ridurre le spese. Si rammenta che gli obiettivi intermedi e finali previsti potranno considerarsi realizzati non a seguito di meri accertamenti ma di riscossioni”.
Come si vede, non c’è da stare allegri.
Prof. Italo Magno
Consigliere Comunale di Manfredonia Nuova
egr dott Magno,puo’ verificare se nel 2010 con Riccardi sindaco,il comune ha comprato un suolo e precisamente sopra gli IPOGEI facendo un mutuo per l’acquisto per circa 650mila euro da un privato,suolo comprato e abbandonato,vorrei sapere perche’ acquistato e perche’ lasciato in abbandono,e’ vero che ha pagato pantalone e tutti i pantalone sono i manfredoniani,ma possibile tutto questo
Ed anche il terreno della stazione campagna. Si chiede quali sono state le convenienza relativamente alla utilità che ne sarebbe dovuta derivare…. Un piacere alle Ferrovie, che tra l’altro ci ha lasciato senza treni a fronte di maggiori sofferenze di bilancio che negli anni sarà aumentato in assenza di utilità per la collettività che ne ha sopportato i costi diretto ed indiretti. Cosa si intende fare di questo terreno, domanda lecita i no ?
io non riesco a capire come faccia a rimanere sempre in piedi,evidentemente ha dei santi in paradiso oppure e’ lui santo “san riccardino”
Consigliere Magno, sono un suo elettore, Le chiedo di infilormarmi se quanto scritto si Statoquotidiano (atto del 28/12/2011) “Ex mercato rionale coperto, firmato contratto per vendita” e più in particolare se è stato liquidato il prezzo totale… atteso che Le casse languido non vorrei che si continua a dilazionerà…. così come già concesso tempo addietro.
Lo chiederò all’amministrazione con una interrogazione consiliare. I.M.
La ringrazio, così dev’essere la politica, il cittadino e/o elettore chiede al proprio eletto di verificare l’azione amministrativa pubblica di chi dice di esercitarla, in quanto preposto e/o pagato per farlo.