Nel giugno del 2004 Saverio Tucci venne coinvolto nell’operazione Iscaro-Saburo, l’indagine della Direzione distrettuale antimafia di Bari che decapitò la mafia Garganica. “Faccia d’angelo”, fu condannato per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti nell’ambito dell’operazione Iscaro-Saburo nel giugno del 2004, indagine della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari che smantellò appunto la mafia garganica. Venne condannato, in via definitiva, a cinque anni e sei mesi di reclusione per traffico di sostanze stupefacenti. Diversa invece la sorte del fratello maggiore, morto ammazzato a Carapelle, nel lontano 2002. Saverio Tucci è sempre stato ritenuto dagli inquirenti un uomo vicino al clan mafioso dei Libergolis.
Vittima di diversi agguati, scampò inoltre miracolosamente ad un agguato il 13 agosto 2012 quando a Manfredonia alcuni sicari esplosero contro di lui alcuni colpi di fucile, in via Galilei, traversa di via dei Veneziani.