Un gran bel Foggia, tutto cuore, grinta e muscoli, quello andato in scena ieri sera allo stadio Zaccheria, nell’anticipo della 9^ giornata di serie B.
Dopo tre pareggi consecutivi, contro Virtus Entella, Palermo e Novara, al quarto tentativo i rossoneri riescono a centrare la prima vittoria casalinga della stagione, al cospetto di un ottimo Perugia, reduce da due sconfitte consecutive, ma sceso in Capitanata col chiaro intento di giocarsela e tentare il bottino pieno.
Mister Stroppa mescola le carte, tiene fermi ai box Martinelli, Rubin e Fedato e ridisegna il suo 4-3-3 con Coletti al fianco di Camporese al centro della difesa, Loiacono e Gerbo sulle corsie esterne, e Beretta a sinistra, di supporto a Mazzeo, con Chiricò a destra, in attacco.
Il Perugia di Giunti, invece, con il 4-3-1-2, scende in campo con Rosati tra i pali, Zanon, Volta, Monaco e Belmonte in difesa, Colombatto in regia con Brighi e Bandinelli a centrocampo, Falco trequartista ed il coreano Han e Di Carmine terminali offensivi: squalificato Pajac.
La serata è mite e gli spalti sono affollati da circa 13.000 spettatori, desiderosi di assistere finalmente alla prima vittoria dei loro beniamini.
Il Foggia parte a razzo ed imprime alla gara sin dall’inizio un ritmo vertiginoso alla manovra, facendo subito capire che vuole i tre punti, a tutti i costi: comincia Camporese a menar la danze, con un diagonale di poco a lato, sugli sviluppi di un angolo e assist di Mazzeo, a cui segue al 5’ un rasoterra velleitario in diagonale di Di Carmine. Il Foggia attacca e gestisce il possesso palla, la partita è bella, veloce, gradevole. Al 13’ Mazzeo riconquista palla in difesa, lancia Agazzi al centro, che apre sulla fascia dove scende Gerbo: l’ex Latina si beve due avversari e lascia partire un diagonale al veleno dal limite dell’area che inganna Rosati e si insacca nell’angolo alla destra dell’estremo umbro. 1-0 per il Foggia.
La risposta perugina è in un tiro forte e teso di Bandinelli dalla distanza, che sibila ad un metro dall’incrocio sinistro della porta difesa da Guarna. Ma il Foggia c’è e continua a macinare il suo gioco, vuole chiudere la partita e ci riesce: palla rubata a Colombatto a centrocampo da Agazzi, che la porge al play Vacca (strepitosa la prova del capitano rossonero, migliore in campo) il quale con un cucchiaio lancia a scavalcare la difesa avversaria verso Mazzeo, che scatta sul filo del fuorigioco, beffa Rosati in uscita con un pallonetto e deposita la palla nella rete sguarnita di piatto a volo, facendo esplodere di gioia tutto lo stadio in un boato impressionante.
E’ il raddoppio del Foggia, meritato sin qui. I rossoneri provano a triplicare, ma Beretta vuol essere egoista e tenta in un paio di occasioni la conclusione di destro, non riuscendo a centrare la porta.
Al 33’ per un fallo di Vacca a centrocampo, si scatena una mini-rissa, alla fine sedata dall’arbitro con tre cartellini gialli sventolati ai danni dello stesso play foggiano, Bandinelli e Coletti per reciproche scorrettezze. Ma all’ultimo minuto della prima frazione, l’arbitro concede un rigore generoso al Perugia, per un atterramento di Han da parte di Coletti, con il coreano che sembra accentuare la caduta e cercare il contatto con il ginocchio del difensore rossonero. Di Carmine accorcia le distanze dal dischetto e si va al riposo sul risultato di 2-1.
Il secondo tempo comincia con il cambio del portiere da parte del Perugia, con Nocchi che prende il posto di Rosati, per un malore allo stomaco avvertito nell’intervallo.
Al 56’ inizia la girandola delle sostituzioni: esce un evanescente Chiricò, al suo posto Fedato. Il Foggia cerca di amministrare il risultato, contenendo la pressione degli umbri, che avanzano il baricentro del gioco, ed offrono il fianco alle ripartenze degli uomini di Stroppa, che sperano di chiudere la gara in contropiede. Fedato, Beretta e Calderini, subentrato al 71’ la posto del claudicante Mazzeo, sciupano l’impossibile, e l’ultimo brivido allo stadio lo regala Terrani (entrato in luogo di Di Carmine al 79’), colpendo di testa la traversa, su azione di calcio d’angolo.
Ma finisce così, il Foggia resiste fino al quinto minuto di recupero, e porta a casa i primi tre punti casalinghi del campionato.
Una boccata d’ossigeno per la deficitaria (ma non meritata) classifica dei satanelli, un grosso sospiro di sollievo e crisi superata.
Sabato prossimo si va a Cesena, a caccia di conferme e per continuare la risalita, verso posizioni più consone al reale valore dei rossoneri.
TABELLINI
FOGGIA (4-3-3): Guarna; Loiacono, Camporese, Coletti, Gerbo; Vacca, Agazzi, Deli (23’ st Fedele); Chiricò (12’ st Fedato), Mazzeo (26’ st Calderini), Beretta. A disp.: Pelizzoli, Lodesani, Martinelli, Rubin, Floriano, Celli, Ramè, Tarolli. All. Giovanni Stroppa
PERUGIA (4-3-1-2): Rosati (1’ st Nocchi); Zanon, Volta, Monaco, Belmonte; Brighi, Colombatto, Bandinelli; Falco (22’ st Cerri); Han, Di Carmine (34’ st Terrani). A disp.: Santopadre, Coccolo, Casale, Choe, Emmanuello, Mustacchio, Buonaiuto, Bianco. All. Federico Giunti.
Arbitro: Di Paolo Aleandro della sezione di Avezzano.
Reti: 13’ Gerbo, 27’ Mazzeo, 45’ Di Carmine (rig.).
Amminiti: Vacca, Coletti, Bandinelli, Loiacono, Agazzi, Monaco, Beretta, Gerbo.
Espulso: Giunti (tecnico Perugia) al 35’ pt per proteste.
Note: serata mite, terreno di gioco in ottime condizioni, spettatori 13.000 circa (paganti 5.868, abbonati 6.981), incasso non comunicato. Nel settore ospiti circa 200 tifosi umbri.
Angoli: 5-4 per il Perugia.
Recupero: 3’ + 5’.
Vittorio Santulli