L’auditorium C. Serricchio del Palazzo dei Celestini ha ospitato il 5 ottobre il Convegno sul Lavoro “Prospettive di Sviluppo” organizzato dall’Associazione “Manfredonia Nuova”. Ha fatto gli onori di casa la Presidente, ins. Enrica Amodeo, passando la parola alla dott.ssa Vittoria Gentile che ha moderato gli interventi. La coppia Raffaela Rella insieme a suo marito Michele Conoscitore hanno esposto le possibilità di crescita del Comparto della Pesca attraverso gli opportuni investimenti. La Rella ha citato alcune realtà come Pescara ed Ancona che hanno rimodernato il comparto, introducendo l’asta telematica, la vendita del prodotto ittico a Km0, l’autodeterminazione delle 80 donne di Ancona che sono entrate a pieno titolo nella gestione e commercializzazione del pescato. Il pescatore Conoscitore invece ha focalizzato il suo intervento sull’importanza dell’unione dei pescatori che dovrebbero Consorziarsi per gestire autonomamente il pescato. Continua Conoscitore “Noi rappresentiamo la quinta generazione e costituiamo l’identità del territorio”. La commozione e i suoi occhi hanno espresso il concetto in modo essenziale ovvero “fare rete”, il leitmotiv del convegno ripreso anche dagli altri interlocutori. Purtroppo il nostro territorio è incapace di fare Rete nei diversi ambiti socio-economici. Ne è una dimostrazione lampante la categoria dei pescatori che è profondamente disgregata e ciò sta conducendo alla deriva l’intero comparto. Successivamente è intervenuto l’avv. Michele La Torre, consigliere del Movimento Est, recentemente passato alla minoranza per i contrasti avuti con il PD ed il sindaco. La Torre ha esordito, disquisendo sulla connessione della politica, del lavoro e della burocrazia. Continua “Siamo governati da una “politica tiranneggiata” da 3-4 figure (Rotice, Campo, Bordo e Riccardi) che è deleteria per la ns città. Troneggia il Divide et Impera”. Ciò lo verifichiamo anche nel comparto della pesca. Più i pescatori sono disuniti meglio la “politica” riesce a governare e a manovrarli con il voto di scambio. La Torre introduce il concetto dell’autoimprenditorialità giovanile. Egli rappresenta la classe dirigente che ha saputo riorganizzarsi dopo il conseguimento della laurea, investendo le proprie capacità nei settori più richiesti nell’attuale società in cui aumenta la popolazione anziana e i vari disagi. Mettersi in gioco nel campo socio-sanitario gli ha dato l’opportunità di fare impresa e al contempo di cercare di soddisfare le ingenti richieste di sostegno.
Poi è seguito Italo Magno, consigliere di minoranza di “Manfredonia Nuova” che ha espresso il desiderio di realizzare il progetto “dell’Acquario del Golfo di Manfredonia del micro habitat marino”. La struttura dovrebbe essere impiantata nella cava in cui è situato il campo sportivo Miramare, spostandolo nella cittadella dello sport. Asserisce Magno “Il Comune dovrebbe investire di più nello sport invogliando i giovani a non impegnarsi solo nel calcio ma offrendo loro altri percorsi sportivi, importanti per la crescita degli adolescenti, aiutandoli così a rinvigorire la loro personalità”. Il progetto potrebbe essere finanziato a costo zero in quanto esiste già un’opportunità per quei Comuni come il nostro che hanno avviato progetti di riqualificazione nel campo sportivo. Quindi carpe diem. Per saperne di più è possibile visitare virtualmente il progetto al seg. indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=yXjqrQa_Jig . Si sono susseguiti i profondi interventi di Gianni Lannes che ha preannunciato il tema della “Rinascita dei tesori sommersi di Manfredonia”, facendo un’introduzione sulla Daunia e Manfredonia, importanti scrigni archeologici. Continua Lannes “per combattere qualsiasi politico di turno o la “mala politica” occorre l’impegno attivo dei cittadini che riscoprano la vera identità del proprio territorio. Evitate l’inerzia e riappropriatevi del legame con il mare che contraddistingue la città di Manfredonia”. L’ultimo intervento dell’incontro è stato quello dell’Ing. Giulia Fresca sul tema “La bonifica ambientale per il rilancio economico e lavorativo di Manfredonia”. L’ingegnera ha affrontato la questione con un discorso pratico. “Innovare significa trasformare una risorsa che può essere spendibile sul mercato con le nuove tecnologie”. Il ns territorio ne ha tante di risorse. Basti pensare a quelle legate all’artigianato, all’arte dei maestri d’ascia e tanti altri. Un buon progetto non ha bisogno dell’approvazione della “politica” ma di persone che credono e lavorano per la realizzazione dell’idea progettuale. Continua “Occorre mettere insieme le competenze specifiche unendole anche al mondo universitario. Attraverso gli opportuni finanziamenti comunitari e privati si può portare a compimento il progetto. La regione Puglia è molto fruttuosa nei finanziamenti delle misure che riguardano l’agricoltura, la pesca e l’imprenditorialità giovanile. Quindi occorre sfruttare le tante risorse materiali e immateriali che dispone Manfredonia e valorizzarle con le buone idee concretizzabili”.
Grazia Amoruso