Cittadini di Manfredonia, seguite questa vicenda:
Il Giudice del Lavoro, con sentenza 4850/2016, HA CONDANNATO il Comune di Manfredonia al pagamento di € 130.791,74 – oltre a rivalutazione, interessi e spese legali – per “mobbing” da parte di una dirigente nei confronti di un proprio dipendente. Tale pagamento veniva soddisfatto a seguito di pignoramento verso terzi da parte del legale difensore del ricorrente.
La “Legge di contabilità dello Stato” – art. 82 R.D.2443/1923 – sancisce che “l’impiegato che per azione od omissione, anche solo colposa, cagioni danno allo Stato, è tenuto a risarcirlo”.
Questo concetto è ribadito anche nello “Statuto degli impiegati civili dello Stato” – art.18 R.D.3/2957 – quando si stabilisce che “l’impiegato delle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, è tenuto a risarcire alle amministrazioni stesse i danni derivanti da violazioni di obblighi di servizio”.
Alla luce di tale contesto normativo, e soprattutto sulla scorta dei principi-guida, ricavabili dall’ art.20 del T.U. Imp. Civ. Stato e dall’art.53 del T.U. Leggi sulla Corte dei Conti, si può dire che “l’obbligo di denuncia è concentrato in capo agli organi di vertice di ciascuna Amministrazione: i dirigenti, i capiservizio o il Ministro per i comportamenti illeciti dei direttori generali, o i funzionari, nell’ambito degli Enti Locali dove non vi sia personale dirigente”.
Occorre aggiungere che il soggetto tenuto alla denuncia del danno erariale (Amministrazione Comunale) NON ESAURISCE IL SUO COMPITO CON LA SEMPLICE SEGNALAZIONE ALLA PROCURA CONTABILE: “Ha infatti l’obbligo di porre in essere tutte le iniziative per eliminare o ridurre tutte le conseguenze lesive del danno prodotto, così come attivarsi per l’accertamento, in sede amministrativa, e per la rifusione del danno dal responsabile”.
Questo significa che l’Amministrazione deve:
– disporre le necessarie indagini amministrative, anche in assenza di specifiche sollecitazioni da parte del P.M. contabile;
– disporre la costituzione in mora del responsabile, come atto interruttivo della prescrizione;
– disporre le iniziative cautelari amministrative per evitare la dispersione del patrimonio del danneggiante o per agevolare il recupero del credito risarcitorio (ad es. ritenuta del quinto dello stipendio).
A noi del Movimento 5 Stelle di Manfredonia, a tutt’oggi, non risulta alcuna azione nei confronti della dott.ssa Sipontina Ciuffreda, che è la dirigente a causa del cui operato il Comune di Manfredonia è stato condannato, ricordiamo, al pagamento di oltre 130.000 euro.
Pertanto, abbiamo presentato una DIFFIDA al Segretario Generale, dott.ssa Giuliana Galantino, quale organo super partes e garante della regolarità dell’azione amministrativa chiedendo:
– se sia stato denunciato agli organi competenti il danno erariale e la sentenza che ha visto il Comune di Manfredonia soccombere nei confronti del proprio dipendente;
– se si sia proceduto con la messa in mora della dott.ssa Sipontina Ciuffreda;
– di conoscere le eventuali azioni a tutela del credito dall’Amministrazione avviate nei confronti della dirigente dott.ssa Sipontina Ciuffreda;
Nel caso risponda a verità che nulla, finora, è stato fatto, ci chiediamo:
Come mai da marzo – quando fu approvato il debito fuori bilancio di €135.791,74 – ad oggi l’Amministrazione non ha fatto nulla?
Ricordiamo che già in aula, in quell’occasione, evidenziammo quali fossero gli obblighi dell’Amministrazione.
Quali sono i motivi che spingono all’inerzia nel recuperare somme da un dirigente che ha sbagliato, mentre se un cittadino ritarda un pagamento viene subito aggredito con cartelle esattoriali?
Per tutto quello che avete letto, cittadini di Manfredonia, abbiamo esortato (con una “diffida”, appunto) la dott.ssa Galantino ad adoperarsi affinché vengano tutelati gli interessi del Comune di Manfredonia e, quindi, dei cittadini-contribuenti.
CONTINUEREMO AD INFORMARVI, STATENE CERTI.
MOVIMENTO 5 STELLE MANFREDONIA