Dopo i numerosi casi di incendi che quest’estate hanno toccato vaste aree della Puglia, tornano le fiamme, questa volta nella Valle Alta dell’Oasi Lago Salso, zona umida a pochi chilometri da Manfredonia, che rientra nel Parco Nazionale del Gargano. Ieri sera, un vasto rogo ha interessato 100 ettari del patrimonio naturalistico presente nell’area richiedendo l’intervento dei Vigili del Fuoco. “Per contrastare il vertiginoso aumento degli incendi boschivi con cui la nostra regione sta facendo i conti da diversi mesi ormai – commentano Francesco Tarantini ed Emanuela Bisceglia, rispettivamente presidente di Legambiente Puglia e del circolo Legambiente di Manfredonia – è fondamentale innanzitutto aggiornare il catasto delle aree percorse dal fuoco, onde evitare casi di speculazione, e soprattutto attuare una politica di prevenzione adeguata attraverso controlli mirati sul territorio, visto che gli incendi non sono solo legati alla variabile clima, ma dietro c’è anche la mano di piromani ed ecomafiosi. La quantità diettari di boschi distrutti dai roghi rappresenta un pesante affronto al grande patrimonio di natura e biodiversità, come quello custodito dall’Oasi Lago Salso di Manfredonia dove Legambiente, grazie al suo Centro di Recupero Tartarughe Marine, dal 2007 ha ospitato 1251 esemplari, recuperandone vivi, solo nel 2016, ben 211”. Dallo scorso maggio ad oggi, secondo i numeri elaborati da Legambiente sulla base dei dati raccolti dalla Commissione Europea nell’ambito del progetto Copernico, in Puglia sono andati in fumo ben 4.573 ettari di superfici boschive, di cui 2.475 nella sola provincia di Foggia. Dal Rapporto Ecomafia 2017, poi, emerge che nella nostra regione, nel 2016, sono state 373 le infrazioni accertate, pari all’8% del totale nazionale, 25 le denunce e 4 i sequestri, numeri in crescita rispetto all’anno precedente che hanno posto la Puglia al 6° posto della classifica degli incendi in Italia.
Ufficio stampa Legambiente Puglia