Iniziamo dalla fine, dagli applausi scroscianti, sentiti e sinceri, di tutti i settori dello stadio nei confronti di capitan Agnelli e compagni, che contro il forte Palermo ci hanno messo il cuore, pur di riuscire a condurre in porto la prima vittoria del campionato. Ma il sogno di vincere è sfumato a 10 minuti dal 90’, con il tiro scoccato dal neo entrato n.35, il polacco Murawski, che gonfiava la rete difesa strenuamente da Guarna con un tiro dal limite dell’area.
Eppure fino all’80’ era stato un gran Foggia, tutto cuore, grinta, cattiveria agonistica, che per tutto il primo tempo aveva imposto al Palermo la sua legge, il suo gioco, squadra siciliana composta da calciatori di categoria superiore, probabilmente solo di passaggio in serie B. Nella prima frazione di gioco si era visto un bel Foggia: mister Stroppa, tornato al suo canonico 4-3-3 dopo la debacle del Partenio, aveva proposto una difesa a quattro col ritorno di Loiacono sulla fascia destra, Martinelli e Camporese centrali, Rubin sulla corsia sinistra, Vacca in cabina di regia, supportato a centrocampo da Fedele e capitan Agnelli (cuore foggiano, alla fine risulterà il migliore dei suoi), con il tridente d’attacco composto da Nicastro a destra, Fedato a sinistra e bomber Mazzeo terminale offensivo.
Solo nel primo tempo si conteranno ben sei palle gol dei rossoneri, dapprima con Fedato all’8’ (diagonale rasoterra parato da Posavec), quindi con Nicastro che al 15’ mancava una girata di testa sottoporta, poi con Mazzeo che a conclusione di una stupenda azione foggiana tutta di prima, calciava al volo un rigore in movimento mancando di un soffio il bersaglio (sarebbe stato un eurogol); al 25’ il bomber rossonero colpiva la traversa, con una girata da distanza ravvicinata, quindi Nicastro non arrivava in tempo per il tap-in vincente su una palla filtrante nell’area piccola che meritava miglior sorte; al 33’ Agnelli sparava fuori da buona posizione dentro l’area. E alla fine, dopo un tambureggiante ed estenuante assedio, arrivava il vantaggio del Foggia: assist di Rubin dalla sinistra, Nicastro agganciava in area, si liberava del difensore palermitano dribblando anche Mazzeo che era lì nei pressi, e scaraventava rasoterra alla destra di Posavec, liberando il boato dello Zaccheria.
Dopo un minuto di recupero concesso dal’arbitro Chiffi, si andava al riposo con Foggia meritatamente in vantaggio per uno a zero.
Nella ripresa il Palermo tornava in campo col piglio della “grande”, e dapprima con Gnahorè, quindi con Aleesami, impensierivano Guarna, costretto alla parata in due tempi. Il Palermo aumentava il ritmo della gara, i rossoneri calavano un po’ fisicamente (impossibile mantenere il ritmo forsennato del primo tempo per tutti i 90’), pur cercando di gestire il risultato di vantaggio; ma Coronado e company non ci stavano a perdere e facevano venire più di un pensiero alla retroguardia dei satanelli. Iniziava la girandola delle sostituzioni: nel Foggia fuori Nicastro al 53’ per Chiricò, quindi capitan Agnelli (standing-ovation per lui da parte di tutto lo stadio) per Agazzi, ed infine Loiacono per crampi all’82’ per Gerbo; nel Palermo, uscivano nell’ordine Trajkovski, Jajalo e Gnahorè, sostituiti rispettivamente da Embalo, Murawski (suo il gol del pareggio) e Chochev. All’80, come già descritto, a conclusione di un’azione insistita da parte dei rosanero, il gol di Muravski regalava il pari alla squadra di Tedino.
In definitiva, un punto che fa morale, contro un forte avversario, al termine di una gara giocata molto bene dai rossoneri, che ora sono attesi da una doppia trasferta in sette giorni, contro il Carpi capolista ed il Brescia, nella speranza di aver intrapreso la strada giusta. Forza Foggia, bisogna solo continuare così …..
TABELLINI:
FOGGIA (4-3-3): Guarna; Loiacono (37’ st Gerbo), Camporese, Martinelli, Rubin; Vacca, Agnelli (21’ st Agazzi), Fedele; Nicastro (8’ st Chiricò), Mazzeo, Fedato. A disp.: Pelizzoli, Figliomeni, Beretta, Deli, Coletti, Calderini, Floriano, Celli, Ramè. All. Giovanni STROPPA.
PALERMO (3-4-1-2): Posavec; Cionek, Struna, Bellusci; Rispoli, Gnahorè (44’ st Chochev), Jajalo (30’ st Muravski), Aleesami, Coronado; Traikovski (20’ st Embalo), Nestorovski. A disp.: Maniero, Pomini, Accardi, Morganella, La Gumina, Fiordilino, Szyminski, Dawidowicz. All. Bruno TEDINO.
ARBITRO: Daniele CHIFFI della sezione di Padova
RETI: 42’ pt Nicastro, 35’ st Muravski.
Ammoniti: Cionek, Jajalo e Loiacono, tutti per gioco falloso.
Note: pomeriggio caldo, temperatura estiva, manto erboso in ottime condizioni. Spettatori 12.000 circa (paganti 4.264, abbonati 6.981, incasso non comunicato). Nel settore ospiti anello inferiore, presenti circa 200 tifosi del Palermo.
Angoli: 4-7 per il Palermo.
Recupero: 1’ + 5’
Vittorio SANTULLI