“Lo avevamo detto e lo abbiamo fatto. Tutti gli studenti universitari pugliesi che hanno diritto a un sostegno economico otterranno una borsa di studio.
Sostenere il diritto allo studio è un impegno preciso della Regione Puglia e dell’Adisu. Lo facciamo anche quando, come in questo caso, il ministero è in ritardo per l’assegnazione del fondo per l’anno in corso. I nostri giovani devono avere la possibilità di studiare e di coltivare il proprio talento, sempre. Siamo felici di aver mantenuto la parola su un tema cosi importante per il loro futuro e dell’intera regione”.
Lo ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano nel commentare la notizia, diffusa oggi dall’Adisu Puglia, del raggiungimento del 100% dell’erogazione delle borse di studio universitarie.
Con il terzo scorrimento delle graduatorie degli idonei ai benefici per il DSU (diritto allo studio universitario) a tutti gli studenti frequentanti le Università pugliesi, aventi i requisiti di reddito e di merito, è stata riconosciuta l’opportunità di un sostegno alla carriera di studi intrapresa.
Lo scorrimento interessa il 10% degli idonei ai quali non era stato possibile assegnare le borse in denaro per il ritardo da parte del Miur nell’assegnazione del fondo per l’anno in corso.
Nei prossimi giorni si procederà alla formalizzazione dei provvedimenti di regolarizzazione contabile che consentiranno, a breve, la liquidazione delle somme dovute.
Sono interessati alla misura amministrativa circa 1200 studenti.
“Lo scorrimento della graduatoria per le borse di studio erogate da Adisu è stato finalmente predisposto – dichiara l’assessore all’Istruzione e diritto allo studio Sebastiano Leo – e con esso abbiamo consentito l’erogazione dei fondi per i milleduecento studenti che non ne avevano ancora potuto beneficiare.
Vogliamo garantire efficacemente il diritto allo studio e per questa ragione ho sollecitato Adisu per avere tempi ancora più celeri nell’erogazione delle borse di studio.
Il dialogo costruttivo con gli studenti e i loro rappresentanti ha portato in questi ultimi anni a un miglioramento e un’integrazione dei servizi per il diritto allo studio.
Nell’ultimo anno accademico, oltre ai servizi di borsa di studio, mensa e posto alloggio, sono stati destinati fondi per attività culturali gestite direttamente dagli studenti, è stato potenziato il servizio di counselling, sono stati erogati maggiori contributi straordinari e potenziato il servizio cerco-alloggio.
Rivendichiamo orgogliosamente un altro non trascurabile risultato: la Regione Puglia è una delle pochissime regioni italiane in grado di coprire la totalità delle richieste di borse di studio universitarie per l’anno accademico 2016/17: nessuno studente è stato escluso per mancanza di fondi, grazie al notevole contributo integrativo che la Puglia ha destinato agli studenti, con propri fondi di bilancio, anche sopperendo al rallentamento nel trasferimento di risorse registrato nei mesi scorsi da parte del Miur.
Occorre, allora, garantire tempi di erogazione ancora più rapidi per non vanificare gli sforzi comuni fin qui fatti e rafforzare ulteriormente gli effetti prodotti dalle politiche per il diritto allo studio a cui abbiamo dato vita.’
“Abbiamo mantenuto un impegno solenne che avevamo assunto con la comunità pugliese. In questi mesi abbiamo lavorato per rendere possibile un obiettivo non facile viste le condizioni di difficoltà in cui dobbiamo operare. In questi mesi – dice Alessandro Cataldo, Presidente del Cda Adisu – Adisu ha qualificato sempre più il suo impegno dando stabilità e continuità a servizi importanti per gli studenti, da quello abitativo alla ristorazione al counselling. Una prova della buona riuscita del nostro lavoro e della fiducia degli studenti nella nostra affidabilità è data dall’aumento di richieste di benefici e servizi che stiamo registrando in questi giorni con il nuovo bando di concorso. Questo richiederà certamente un impegno maggiore sia da parte nostra che da parte della Regione Puglia che dovrà garantire risorse adeguate per far fronte a tali esigenze. Sarà necessario, peraltro, far valere le necessarie pressioni nelle competenti sedi istituzionali per far sì che i tempi nell’erogazione dei fondi da parte del Governo centrale siano più brevi e tengano conto delle esigenze reali degli studenti”.