Ieri, ha avuto luogo, presso il chiostro del Comune di Manfredonia, la tavola rotonda organizzata da Agesci e Legambiente dal titolo “Amano e rispettano la natura. Rapporto uomo- ambiente”. All’evento hanno preso parte, il giornalista Gennaro Tedesco, in qualità di moderatore, il Professor Michele Illiceto, in qualità di relatore sull’enciclica di Papa Bergoglio “Laudato sì”, il professor Franco Salcuni che per Legambiente ha relazionato su cittadinanza e stili di vita, l’avv. Gaetano Prencipe, sindaco di Manfredonia dal 1995 al 2000, chiamato a relazionare su “il caso Manfredonia” e l’assessore all’ambiente avv. Innocenza Starace in luogo del Sindaco del quale ha portato i saluti. L’incontro ha avuto inizio con una breve parentesi del moderatore che ha focalizzato l’attenzione su alcuni temi che il Papa oggi regnante ha contribuito a rendere di dominio pubblico e di importanza cruciale, mentre prima erano propri del lessico degli ambientalisti e del mondo dello scoutismo. Il primo ad intervenire è stato il Prof. Illiceto (Docente di filosofia moderna e contemporanea presso la Facoltà teologica di Bari) che ha focalizzato l’attenzione su alcune tesi cruciali sostenute dal Papa nella lettera ai credenti quali: Il concepire il pianeta terra come casa comune, sorella e madre e la protesta inascoltata del Pianeta a causa del passaggio da un suo uso ad un suo abuso, con la conseguenza che la terra ha perso il potere di difendersi. A cosa è dovuta questa situazione? Tale stato delle cose è imputabile all’assunzione di un paradigma sbagliato che concepisce l’uomo come padrone del pianeta che abita. Come porre rimedio? Passando da una antropologia del dominio ad una della cura: questo non vuol affatto dire che non si possa più intervenire sull’ambiente, piuttosto che bisogna rispettarla e non usare il connubio economia – tecnica per politiche di sviluppo intensivo di case per esempio in zone ove non è possibile costruire complessi residenziali perché vicino vi passa un torrente che così facendo non avrebbe più lo spazio necessario per scorrere senza fare danni.
In tale passaggio però non si può delegare tale responsabilità alla politica per 2 motivi: la delega morale, una volta sottoscritta, impedisce ai cittadini di avere voce su quel tema, perché il contesto pubblico in cui ci muoviamo ed entro cui hanno luogo le nostre azioni, va preservato da individui in carne ed ossa e non da entità astratte (come le istituzioni politiche). Franco Salcuni ha evidenziato come il tema del RIFIUTO sia molto recente infatti, richiamando un saggio di Claude Levi-Strauss, ha sottolineato che nelle “società studiate dagli antropologi” (Levi- Strauss) la biomassa organica era usata come concime o fonte di calore, tutto questo avveniva anche nella nostra zona fino a 50 anni fa: nelle società contadine, infatti, del suino(animale preziosissimo) non si gettava nulla. Salcuni ha voluto proporre 5 assiomi utili per essere buoni cittadini:
1. L’essenzialità comune sia allo scoutismo che agli ambientalisti: tale valore è nemico dell’economia di mercato, ma è un atteggiamento da rivalutare poiché aiuta la natura
2. L’utilizzo di un bene non implica necessariamente il suo possesso, quindi, si può così dar vita ad un’ economia di scambio( sharing economy) che, oltre a rendere le nostre città più vivibili e meno inquinate, moltiplica le occasioni d’incontro e conoscenza tra le persone
3. È un errore soddisfare un bisogno affettivo con beni materiali, giacché questi ultimi sono prodotti dalla grande economia, a costi elevati; dopotutto tali beni non risolvono in nostro problema.
4. In un’epoca che ha più persone presenti contemporaneamente sulla Terra, si assiste alla creazione di comunità isolate, che sono meno convenienti rispetto a stili di vita comunitari poiché: per spostarsi è necessaria l’auto che immette anidride carbonica nelle città, ma anche perché stando isolati non si fa altro che aumentare il proprio grado di estraniazione dal mondo circostante
5. Al giorno d’oggi, la sfera cui riserviamo cure maggiori è quella privata, mentre in quella pubblica si può fare ciò che si vuole. In realtà dovremmo curare assumono un valore o un disvalore.
Poi per rendere fattivi questi assunti ha consigliato alcune pratiche da attuare nella vita quotidiana come:
1. Praticare la raccolta differenziata ed il riuso, ossia non gettar via una cosa fin quando non è proprio utilizzabile in altro modo
2. Evitare gli imballaggi poiché costituiscono un’elevata percentuale di rifiuti
3. Preferire l’acqua del rubinetto a quella acquistata sia perché maggiormente controllata(la prima rispetto alla seconda) sia per ridurre la quantità di bottiglie di plastica da smaltire in apposite discariche
4. Fare un uso efficiente dell’energia, quindi, “mandare in pensione” le lampadine ad incandescenza, smaltendole secondo la normativa vigente, e sostituirle con quelle a basso consumo, a luce fredda o a led che producono molto meno calore di quelle sopra dette
5. In inverno tenere la temperatura domestica al punto giusto(18°C-19°C) in modo da non percepire troppo caldo, nel caso inverno è consigliabile indossare un maglione. Tale atteggiamento è utile da seguire anche perché per ogni grado in più dei nostri caloriferi(termosifoni) si ha un aumento dell’ 8-10% della temperatura globale.
6. Fare docce veloci
7. Acquistare elettrodomestici in classe ecologica(classe A o A+) poiché inquinano meno
8. Preferire la lavastoviglie al lavandino quando bisogna lavare le stoviglie: infatti con il primo strumento si consumano 14 litri circa, mentre con il secondo 50 litri circa
9. Camminare il più possibile o andare in bici
10. Utilizzare borse per la spesa di stoffa perché possono essere riutilizzate
11. Acquistare prodotti locali poiché hanno fatto meno chilometri dal campo alla tavola e non è stato necessario trasportarli per centinaia di chilometri immettendo CO2 in quantità pericolose per la salute
12. Mangiare meno carne, poiché per produrne un chilo sono necessari 700- 800 litri d’acqua
13. Non sprecare cibo in quanto per produrlo è stato necessario consumare energie ed acqua
14. Utilizzare tovaglie o pannolini di plastica biodegradabile
15. Utilizzare l’energia solare per studiare e trascorrere qualche ora con i propri amici
L’avv. Prencipe (sindaco di Manfredonia dal 1995 al 2005), ha descritto le procedure per reimpiegare i lavoratori dopo la chiusura definitiva dell’ENICHEM, azienda petrolchimica sorta ad appena un chilometro dall’abitato di Manfredonia, ma interpellato dall’ Ing. Santamaria sulla bonifica e sui suoi costi notevoli ha risposto “è meglio il silenzo per pietà verso coloro che a causa di questa fabbrica sono morti”. Oltre all’Ing. Santamaria, un’altra signora è intervenuta lamentando l’impossibilità di fare il bagno a Siponto, dal momento che lì vicino sorge il depuratore comunale che rende l’acqua putrida e schiumosa. A questa osservazione l’Ing. Santamaria ha risposto affermando che per porre rimedio a tale situazione bisognerebbe porre un lucchetto sulla paratia che separa pozzetto di arrivo e pozzetto di uscita dei reflui e consegnare le chiavi o ai Carabinieri nucleo NAS o al Sindaco o al responsabile Legambiente per Manfredonia, ma nulla è stato fatto finora.
L’incontro ha visto la partecipazione di molti scout venuti dai paesi vicini. Ci saranno dei reali miglioramenti su quanto rilevato o tutto resterà inalterato?
Carpato Michele
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foto di proprietà di ManfredoniaNews.it