Il pilota sipontino, al via con i colori di GDA Communication, è il migliore tra le Super 2000, sino all’ultima prova speciale, dove viene scalzato per problemi fisici.
Una gara quasi perfetta, quella disputata nel recente weekend da Domenico Erbetta in occasione del cinquantatresimo Rally del Friuli Venezia Giulia, come era nelle aspettative della vigilia al via di questo caldo finale del Campionato Italiano WRC, dedicato agli specialisti dell’asfalto.
Il pilota di Manfredonia, in gara per i colori di GDA Communication, si è trovato a far i conti nuovamente con i fantasmi del recente passato, gli stessi che nel precedente appuntamento della serie tricolore, il Rally della Marca, lo avevano estromesso alle prime battute.
In terra friulana il boccone si è rivelato quanto mai amaro da digerire, in virtù di una classifica generale che, dopo la sesta speciale, vedeva Erbetta, in coppia con Matteo Magrin sulla Peugeot 207 Super 2000 di Munaretto, comandare le operazioni in classe con 4”3 su Liburdi e 8”5 su Santini.
Il ripresentarsi di problemi fisici, sull’ultimo impegno di giornata, ha costretto il sipontino a cedere il successo in classe Super 2000 a Santini, limitando il danno con un secondo posto che, complice i problemi di Daprà sul finale, non chiude la partita in chiave campionato.
“Siamo molto delusi ed amareggiati” – racconta Erbetta – “perchè ci siamo lasciati sfuggire dalle mani, per un mio problema di natura fisica, una vittoria che avrebbe dato un segno di riscossa, dopo le ultime due sfortunate uscite in campionato. Rispetto al Marca, dove ci eravamo fermati subito, qui è andata molto meglio ma, purtroppo, non ho ancora trovato la quadra. Ci sto lavorando. Nella lotta serrata tra noi e Daprà alla fine ci ha guadagnato Santini, visto che Daprà ha avuto qualche fuori programma sul finale. Anche noi abbiamo commesso qualche errore ma, si sa, quando si è in lotta serrata la pressione è ad altissimo livello.”
Venerdì 25 Agosto, tarda serata, scatta la prima speciale con Erbetta, terzo tempo in prova, a soli sette decimi dalla vetta.
Il giorno seguente è il driver di Manfredonia a piazzare due successi parziali, a “Trivio San Leonardo” e “Tribil”, che gli consentono di conquistare la leadership provvisoria.
La tripletta, sulla successiva “Mersino”, manca per un solo decimo ed il portacolori della scuderia di Vignola archivia la prima tornata con 1”1 su Daprà e 23”7 su Liburdi.
Sulla ripetizione di “Trivio San Leonardo” Erbetta incappa in un dritto, che gli costa una ventina di secondi e lo fa retrocedere al secondo posto tra le Super 2000, mentre a “Tribil” è Daprà ad abdicare a favore del sipontino, causa rottura di un cerchio.
Saranno i quasi ventidue chilometri della ultima “Mersino” a regalare una doccia molto fredda.