La Sezione Trasfusionale del P.O. di Manfredonia, in collaborazione con l’Ufficio Formazione ASLFG e con il patrocinio della Città di Manfredonia, della SIMTI e dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Foggia ha organizzato un Evento Formativo Aziendale, la “2° Giornata di Studi di Medicina Trasfusionale della Daunia” che si svolgerà a Manfredonia il 15 e 16 settembre, nella Sala Conferenze c/o la Palazzina del Consultorio e l’Auditorio “C. Serricchio”.
Gli obiettivi dell’evento riguardano il momento della trasfusione che è l’evento definitivo di un complesso processo di atti: medici, di laboratorio, ammini-strativi, gestionali. In questa catena di eventi ogni atto è passibile di errore e, come tale, è sorgente teorica di potenziale rischio per il paziente. Fortunatamente, le gravi conse-guenze legate ad eventi emolitici acuti, sono rare. Tuttavia, esse sono possibili e misurabili. Nonostante la maggiore attenzione posta negli ultimi anni alla prevenzione, la prevalenza dell’errore sembra aumentare. Difatti, l’errore trasfusionale ABO continua ancora oggi a costituire uno degli eventi avversi alla trasfusione di sangue di maggior rilievo, che, in alcune circostanze può determinare gravi danni al paziente, provocandone a volte il decesso. La trasfusione ABO incompatibile, quando si verifica, ha un grande impatto mediatico e porta ad una perdita di fiducia della popolazione nei confronti del Sistema Sanitario. La sicurezza della terapia trasfusionale deriva dalla corretta gestione di un iter complesso che include tutte le attività che vanno dalla selezione del donatore all’infusione degli emocomponenti nel paziente ricevente, transfusion safety, passando per un prodotto qualitativamente sicuro, blood safety. Gran parte dei processi dell’attività trasfusionale avvengono all’interno del laboratorio di immunoematologia dove si svolgono, tradizionalmente, attività analitiche tra le quali vi sono test di validazione, determinazione di gruppo, ricerca di anticorpi irregolari e prove di compatibilità sui campioni biologici di donatore e ricevente. La conoscenza della immunoematologia di base e speciale è prerequisito indispensabile nella formazione del trasfusionista ed è complementare alla sua professione. La gestione della relazione tra strutture sanitarie e pazienti al verificarsi di un evento avverso richiede un approccio consistente, chiaro e definito sulla base di una procedura condivisa da parte di tutte le strutture sanitarie del SSN, basata sia sulla gestione dell’evento avverso che sulla comunicazione aperta e trasparente con i pazienti ed i loro familiari rispetto a quanto avvenuto. L’evento si propone di focalizzare il ruolo dello specialista in Medicina Trasfusionale, dei medici addetti alla selezione dei donatori e di tutto il personale interessato mediante l’approfondimento delle proprie competenze tecnico-professionali, con conseguenti ricadute operative sulla gestione dei donatori e dei riceventi.
La frequenza dell’evento dà diritto al conseguimento di n. 18,4 crediti formativi ed è rivolto a n.20 Tecnici di laboratorio, 10 infermieri e 15 Medici Chirurghi. L’iscrizione al Convegno è gratuita. L’assegnazione dei crediti formativi è subordinata alla partecipazione effettiva all’intero programma e al superamento del relativo questionario.
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