Noi cittadine e cittadini dell’Associazione Culturale e Politica “Manfredonia Nuova” chiediamo agli organi preposti alla Concessione Demaniale Marittima di non autorizzare l’istallazione di cui all’oggetto, perché non c’è alcun collegamento ad attività turistico- ricettiva e non rientra nel Piano Strategico Regionale, atteso che la “visione strategica deve essere incentrata sulla valorizzazione dello straordinario patrimonio di beni culturali e archeologici, ma anche dell’heritage religioso e spirituale, il paesaggio, la dinamica sociale dell’entroterra, lo sviluppo rurale, la mobilità lenta e l’integrazione con le eccellenze agroalimentare”.
Inoltre precisiamo che la suddetta piattaforma lede un sacrosanto diritto dei cittadini a godere del mare, del paesaggio, della scogliera e del libero e gratuito accesso al mare che resta una delle finalità da perseguire nell’uso delle aree demaniali marittime.
Perciò vi invitiamo a mettere la parola fine ad una privatizzazione che ha il solo scopo d’inseguire un turismo di pura speculazione, che già tanto danno ha arrecato alla nostra città per la mancanza di respiro culturale e di difesa delle bellezze naturali, ed assecondare invece le esigenze di coloro che vogliono vivere serenamente il rapporto con il territorio, senza essere sovrastati da movida, sballo ed eccessi di musiche ed alcol.
A fronte di un turismo grossolano, che rincorre un modello ormai superato e di esclusivo consumo, occorre promuovere il patrimonio paesaggistico, culturale e gastronomico del luogo visitato, diverso da quello “mordi e fuggi” che sta provocando danni non solo all’economia italiana, ma anche al nostro splendido paesaggio cittadino. In aggiunta al già perpetrato consumo di suolo, di scogliera, di panorami, di angoli caratteristici, dei quali la nostra città negli ultimi anni ha fatto scempio, evitiamo che vengano considerati beni di consumo perfino le più grandi bellezze naturali, qual è il mare con i suoi colori, il suo lento respiro ed il silenzio, la sua profondità e lo sciabordio delle onde. Magari domani anche il cielo, il sole, la luna, considerati beni caduchi e non eterni.
L’auspicio è che si sentano le ragioni dei cittadini, che si sono già espressi in maniera decisa con la raccolta di numerose firme contro un volgare solarium che si è voluto autorizzare su una scogliera a cui prima accedevano liberamente centinaia di persone ogni estate. Tutelate il nostro territorio, non costringeteci a scendere in piazza per salvare un paesaggio che non può ulteriormente sopportare di essere deturpato da piattaforme varie che ne intacchino le sue bellezze naturali, almeno quelle che siamo riusciti a salvare dall’ingordigia degli speculatori e di chi li asseconda
Ormai hanno scoperto la cattiva strada e quando la si incanala è difficile debellarla. Si auspica che le autorità preposte alla concessione tengano in vivo interesse quelle che sono le peculiarità di una certa categoria di cittadini che non possono “noleggiare il solarium” ma che hanno bisogno di prendere in santa pace ed in modo consono il tanto amato sole estivo…. e ciò per lenire i dolori artrosici scaturiti per i malanni fisici ma anche per le arrabbiature in genere …. ci hanno spezzato le gambe…. finanziariamente parlando, altro che sole a pagamento…..