“Ieri abbiamo ascoltato la versione del presidente Emiliano e della sua Giunta regionale sui risultati prodotti dalla loro azione di governo: toni trionfalistici, con affermazioni tipo: “più di quanto abbiamo fatto, non avremmo potuto”. Eppure, dal rapporto Svimez alla percezione dei cittadini, è evidente a tutti che le conseguenze sul benessere della comunità siano quasi intangibili, e ciò va detto per senso di responsabilità, affinché un amministratore serio possa correggere il tiro prima che sia troppo tardi”. Così il vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta.
“Emiliano – aggiunge – esibisce il risultato contabile, certificato dalla Corte dei Conti, come un vanto, dimenticando però di rivelare che gli stessi giudici lo hanno richiamato perché la Regione trattiene troppe risorse senza spenderle e trasferirle ai Comuni, facendo perdere numerose opportunità al territorio. Questo è un aspetto fondamentale. Così come dimentica di dire che se si chiude un ospedale o un reparto si deve potenziare qualcosa che in Puglia ancora stenta a partire: la medicina del territorio. Altrimenti, come ha riferito lo Svimez, i servizi diventano pochi e costosi e i pugliesi rinunciano a curarsi. L’Agricoltura è in ginocchio e recede ogni giorno di più, in difformità con quanto sta accadendo in altre Regioni, e sul fronte delle politiche per il turismo si registra un immobilismo costante mentre mancano tanti servizi ed una rete dell’offerta per territorio. La lista delle inadempienze è molto lunga: rifiuti, Xylella, politiche di stimolo all’edilizia… Sono dati inconfutabili – conclude Gatta – che abbiamo il dovere di ricordare al presidente: la Puglia che ha descritto non corrisponde a quella reale e sarebbe il caso che se ne rendesse conto per poter invertire diametralmente la rotta”.
Secondo i Governatori pugliesi la Puglia è da Bari in giù