Un’interrogazione sull’azienda di servizi alla persona “S.M.A.R” di Manfredonia è stata indirizzata dai consiglieri del M5S Rosa Barone e Mario Conca al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, al fine di conoscere “lo stato di salute” dell’ente di manfredoniano. A segnalare la situazione dell’ente i consiglieri M5S di Manfredonia Gianni Fiore e Massimiliano Ritucci che lamentano un mancato controllo da parte della Regione Puglia.
“Da quanto abbiamo appreso – dichiarano i due consiglieri cinquestelle – non risulterebbe essere stato esercitato il potere di vigilanza sull’amministrazione e sulla gestione dell’ASP “SMAR” di Manfredonia ad opera degli Uffici Regionali competenti, cosa che di norma dovrebbe avvenire con cadenza biennale, oltre ad una verifica della permanenza dei requisiti in applicazione delle Disposizioni organizzative per l’esercizio dei poteri di vigilanza e controllo, contenute nelle normative regionali”
I cinquestelle evidenziano come il commissario straordinario dell’ASP, insediatosi il 19 giugno 2014, dopo essere stato nominato dalla Regione per un semestre allo scopo di sanare le presunte violazioni di legge attribuite al CdA rimosso, continui a gestire l’Azienda nonostante siano trascorsi più di 3 anni. “approvando, peraltro – proseguono Barone e Conca – atti di ordinaria e straordinaria amministrazione (di natura amministrativa, contabile e patrimoniale) pur in assenza di atti regionali che permettano il perdurare della proroga dell’incarico commissariale stesso. Allo stesso modo anche il Collegio dei revisori dei conti dell’ASP risulta essere composto ancora dagli stessi componenti che permangono presso l’Ente dall’anno 2010 come organo di controllo e vigilanza.”
“Vogliamo dunque conoscere quali provvedimenti nello specifico siano stati attuati anche dopo la scadenza dell’incarico del commissario fino ad oggi e sapere se vi siano stati dei controlli. Del resto pare che il Commissario sia tra i “fortunati” che continuano a percepire un compenso a differenza di quanto accade per diversi dipendenti dell’ente stesso o per diverse ditte a cui sono stati esternalizzati diversi servizi che continuano ad attendere i pagamenti. Dal Presidente – concludono – ci aspettiamo risposte immediate soprattutto alla luce dei tanti discorsi fatti in campagna elettorale sull’importanza della trasparenza nella Pubblica Amministrazione. Siamo intenzionati ad andare fino in fondo a questa vicenda e per questo annunciamo sin d’ora che depositeremo un esposto alla Corte dei Conti e alla Procura perché accertino le eventuali responsabilità penali ed erariali.”