Acquedotto Pugliese risponde alle richieste dell’assessora Starace. L’Amministrazione resta attenta e continua a seguire la vicenda.
“Si rappresenta, per quanto di propria competenza, che il depuratore di Manfredonia è regolarmente in esercizio e non vi sono sversamenti di reflui non trattati”. E’ questa la risposta fornita dall’Acquedotto Pugliese alla richiesta fatta dall’assessora all’Ambiente della Città di Manfredonia, Innocenza Starace, alcuni giorni orsono. Nella sua missiva, la Starace aveva rappresentato le segnalazioni ricevute, girandole all’Acquedotto Pugliese, appunto, Carabinieri Forestali, ARPA, Polizia Locale, Capitaneria di porto e, per conoscenza, anche alla Procura della Repubblica. L’unica risposta, al momento, è quella ricevuta dai primi.
I rilievi, i video e le fotografie che mostravano ipotetici sversamenti di reflui maleodoranti e di colore marrone dalla condotta di scarico del depuratore di Manfredonia hanno fatto sì che anche una pattuglia di Polizia Locale – Nucleo Polizia Ambientale, si recasse sul posto per verificare quanto stava avvenendo. Gli operatori in divisa, il 28 giugno scorso, hanno effettuato una verifica presso la condotta di scarico delle acque reflue, lateralmente alla foce del Candelaro. Hanno voluto verificare, inoltre, anche il depuratore di Manfredonia e hanno costatato che alcune vasche erano ferme per manutenzione e che, a dire del personale presente, sarebbero rientrate in servizio nel volgere di qualche ora.
L’Acquedotto Pugliese, nel riscontro alla nota dell’assessora Starace, spiega, infatti, che “nelle stazioni di trattamento biologico sono necessari interventi di manutenzione elettromeccanica che richiederebbero lo svuotamento alternato delle vasche di ossidazione e che, per comprensibili ragioni, non possono essere realizzati in questa stagione e verranno attuati entro l’anno corrente. Nelle more si sta intervenendo con lavori urgenti alle vasche in esercizio per la sostituzione di apparecchiature guaste per garantire i processi e minimizzare ogni rischio di superamento dei limiti allo scarico”.
“Si rappresenta, inoltre, che nell’ambito dei lavori di potenziamento – si riferisce ancora al Comune e, per conoscenza, all’Arpa Puglia, alla Capitaneria di porto ed alla Procura di Repubblica – consegnati in data 11 maggio 2016 e tutt’ora in corso, è stata prevista la realizzazione di una stazione di filtrazione delle acque depurate che, al perfezionamento del collaudo statico, potrebbe essere avviata all’esercizio entro i prossimi venti giorni”.
“Stiamo inviando una nuova richiesta di informazioni – aggiunge, infine, l’assessora Innocenza Starace –all’Acquedotto Pugliese e, per conoscenza, all’ARPA Puglia. Vorremmo sapere, infatti, come sono stati trattati i reflui e se vi è stato rispetto dei parametri fissati dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale. Da ultimo – conclude – stiamo chiedendo agli organi preposti, cioè all’Acquedotto Pugliese stesso ed al Consorzio di bonifica, a che punto è la realizzazione della stazione di filtrazione per depurare le acque reflue di cui viene fatta menzione nella parte finale della missiva ricevuta pochi giorni fa. L’Amministrazione comunale è attenta e segue la vicenda, senza lasciare nulla al caso”.
Matteo Fidanza
Ufficio Stampa – Città di Manfredonia