Non si quieta la burrasca che ha preso di mira le nostre aree portuali, che sarebbero dovute essere uno dei volani dello sviluppo del nostro territorio. Così purtroppo non è, così come non lo è stato per tutte o quasi tutte quelle infrastrutture costate soldi a palate alla collettività, in termini di finanziamenti pubblici e mancata redditività delle stesse che avrebbero dovuto portare ricchezza, benessere, lavoro, e invece hanno alimentato solo il disagio, la povertà, i dissidi nella nostra città. La mancanza di una seria e professionale strategia politica di sviluppo a medio lungo termine del territorio ha prodotto danni ai quali diventa difficile porre rimedio, soprattutto oggi che spirano venti di forte crisi nei mercati locali e globali. Nel 1994 nascevano le prime 18 Autorità Portuali in Italia. Una legge, forse creata ad hoc per i casi di necessità come il nostro, nel 2003 si aggiunge l’Autorità Portuale di Manfredonia e nel 2005 vennero nominati due Commissari in attesa della nomina di un Presidente, che non arriverà mai. Una lotta durata circa 10 anni tra i nostri “onorevoli” parlamentari, Forza Italia vs Partito Democratico che tra i banchi dell’Assise più importante del nostro Paese, si tiravano i capelli per mantenere o sopprimere il nostro ente di gestione portuale che aveva il compito di stabilire l’indirizzo, fare programmazione, coordinamento, promozione e controllo delle operazioni portuali. Alla fine i due parlamentari sipontini, rimanendo senza capelli entrambi, hanno pensato bene di far pace e di trovare un’intesa che portasse le reciproche scialuppe in acque chete e amiche. Il nuovo organo di gestione dei porti appena approvato è l’Autorità di Sistema Portuale. Manfredonia, assieme a Bari, Brindisi, Monopoli e Barletta rientra nell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale presieduto dal barese Ugo Patroni Griffi. Nel Comitato di Gestione, composto da 4 membri, rientra un componente designato per rappresentare la nostra Autorità Portuale, segnalato dal nostro primo cittadino. La scelta è ricaduta sull’Ing. Gianni Rotice, affermato imprenditore edile, attuale Presidente di Confindustria Foggia e fino a poco tempo fa Presidente della Gespo srl, società di gestione del Porto Turistico di Manfredonia, di cui rimane un socio importante e a breve con le nuove ipotesi di acquisizione di ulteriori quote, lo diverrà ancor di più. Molto contestata la sua nomina per via di presunti conflitti d’interesse, essendo stata la sua società, vincitrice dell’ultimo appalto per la sistemazione dei porti di Manfredonia per un valore di oltre 11 milioni di euro. Per la sua carica di Presidente di Confindustria per il suo ruolo di ex Presidente del Porto Turistico di Manfredonia e per la sua, a detta di chi non lo vorrebbe, scarsa competenza in ambito gestionale marittimo. “L’appalto dei lavori sui porti di Manfredonia è partito nel 2013 e si è concluso nel novembre 2016”, ci riferisce l’Ing. Rotice. “Come Presidente di Confindustria e Presidente della Gespo srl, ho avuto molti rapporti nello sviluppo di conferenze di servizio, nell’ambito delle infrastrutture, della implementazione della logistica, sulle aree industriali, ambiti necessari per poter progettare e sviluppare un sistema strutturato e da mettere a sistema. È una mia ambizione quella di portare turismo crocieristico, di sviluppare i traffici mercantili. Confindustria lavora quotidianamente su tutti questi fronti, su progetti come il treno tram, sulle aree aereoportuali. A breve avremo l’elisuperficie sul porto turistico”. Rotice conferma il suo apprezzamento verso il lavoro svolto dall’ultimo Commissario dell’Autorità Portuale: “Nel lavoro che si è fatto durante la gestione dell’Autorità Portuale, mantenere un presidio, ci ha permesso di rimanere in un contesto portuale integrato, parte attiva. Come posso non apprezzare il lavoro dell’Avv. Falcone orientato a presidiare un ruolo volto ad attendere quello che sarebbe stato, e per fortuna si è sviluppata, un’organizzazione sinergica regionale e nazionale dove ogni porto potrebbe specializzarsi ed acquisire una propria identità. Come Presidente di Confindustria sono concentrato nello sviluppo delle aree retroportuali con il Consorzio Asi di Foggia e lo sviluppo logistico. Il prossimo 27 settembre sarà nominato il nuovo presidente ASI, e oggi il peso politico ed economico delle associate Confindustria in ASI, rappresenta il 90%. Logistica, infrastrutture, promozione del territorio e dei suoi servizi”. L’Ing. Rotice è molto chiaro su un aspetto: “Non accetterò chi vuole delegittimare la mia attività imprenditoriale”. Sulla questione dell’inserimento del Porto Turistico nell’ambito dell’Autorità Portuale Rotice chiarisce: “Non credo che la Regione Puglia ci permetterà come Porto Turistico di venire meno al nostro canone demaniale, contrattualizzato fino 2056 che pesa oggi per 530 mila euro annuali, quota ridotta per varie situazioni per il 10%. Il Sindaco Riccardi ha visto in me, spero abbia visto bene, la persona che potrebbe fare da collante a quel sistema da troppo tempo poco sinergico”. Noi saremo lì, come fari ai lembi dei nostri porti a verificare se i proclami rimarranno tali o se, come ci auguriamo, si tradurranno in sviluppo di tutti e non sempre e solo dei soliti noti.
Raffaele di Sabato
I nuovi SQUALI