Giovedì 21 Novembre 2024

Inaugurato il Museo storico dei Pompieri e della Croce Rossa Italiana (Foto&Video)

10 2

E’ stato presentato alla stampa ieri mattina il museo dei Pompieri e della Croce Rossa Italiana. L’evento si è svolto nella sede della Cittadella della Sicurezzae della Formazione sita nell’area industriale di Manfredonia lungo la S.S. 89. Il dottor Michele Guerra, Amministratore della Società Euroambiente e ideatore del Museo, coadiuvato dalla direttrice scientifica della Cittadella, dott.ssa Valentina Sapone, hanno illustrato alla stampa questo formidabile progetto museale e aziendale ospitato in un’area coperta di ben 2500 mq., che diventano 4000 se consideriamo il piazzale antistante. Un Museo Unico nel suo genere, ancora non catalogati tutti i reperti, cimeli, attrezzi, foto libri, raccolti i 50 anni di ricerche da un uomo straordinario che ha voluto seguire la sua passione, il suo sogno, oggi realizzato. Al museo si accede attraverso un corridoio nel quale sono collocate, sulla destra, circa 60 uniformi dei pompieri e sulla sinistra, una raccolta di vari materiali organizzati in 4 padiglioni; il primo è di natura documentaria (di esso fanno parte libri, regolamenti, cataloghi ed incisioni), in questo padiglione è presente, altresì, un apparato di respirazione, che permetteva ai soccorritori di operare nel bel mezzo di un incendio, in questa area sono presenti i primi estintori a spalla (databili al 1800) e due oli su tela rispettivamente del Settecento e Ottocento raffiguranti l’arrivo di un carro dei pompieri trainato da cavallo sul luogo dell’incendio. Poi si entra nel 2° padiglione costituito da circa 150 medaglie dei pompieri, sciabole, spade ed alcune divise di civici pompieri (come erano chiamati nell’Ottocento, seppur con nomi che cambiavano da Comune a Comune lungo la penisola italica). Tale padiglione è dedicato al soccorso pompieristico o Croce Rossa Italiana e consta di oltre dieci uniformi da crocerossina e una appartenuta al dottor Giuseppe Borgia, il quale, in qualità di Direttore della ASL di Foggia, ebbe il compito di guidare un intervento medico per debellare il colera diffusosi rapidamente, nei primi del 900, presso la popolazione di Manfredonia. Sono presenti inoltre una lettiga del Primo Novecento, uniformi da crocerossine del 1910, un’ambulanza del 1910, una tenda della C. R. I. (Croce Rossa Italiana) costruita in concomitanza della Prima Guerra Mondiale o Grande Guerra. Al secondo padiglione segue un terzo dedicato ai pompieri aziendali (intervenuti all’ANIC/ENICHEM di Manfredonia nel 1977), su questo padiglione il Dottor Michele Guerra ha riferito che qui molti manfredoniani si sono commossi, piche si racconta un pezzo della nostra tragica storia di cui ancora oggi se ne discute e si soffre. Il tutto termina col quarto padiglione dedicato ai sistemi di salvamento aereo (scale a pioli, funi, scale con ramponi). Di fronte a quest’ultimo padiglione, abbiamo la casetta del pompiere trombettista, cioè di colui che ricevuto l’allarme di un incendio, provvedeva ad inviare in loco i pompieri in bici. L’allarme era trasmesso tramite l’uso di trombe (‘800 ed inizi ‘900), tamburi, fischietti e teli in legno, poi dagli anni 30 del Novecento si farà largo uso di sirene attivate tramite manovella o a soffietto; sulla destra di tale edificio è presente una bici equipaggiata di tutto punto per fornire un primo soccorso. Dopo aver ricevuto l’allarme, il pompiere trombettista, inviava sul luogo dell’incendio i pompieri ciclisti seguiti da mezzi più grandi spinti da cavalli che poi sostituiti dalle prime FORD. Nel museo è altresì presente una collezione di episodi attinenti al fuoco che vanno dall’incendio della Roma Neroniana sino a quello della Sacra Sindone avvenuto nel 1995. In quest’occasione la Sindone fu salvata grazie all’intervento tempestivo di un pompieri di nome Mario Trematore, originario di Ischitella. Il museo è stato voluto fortemente dal Dott. Michele Guerra per creare nei giovani una cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro, dopo che lo stesso assistette in prima persona alla morte di due giovani manutentori di una pressa presso lo stabilimento Fiat Mirafiori nel 1968-1969. Il valore economico del museo è assolutamente inestimabile, si potrebbe quantificare il costo delle mura, il costo di ogni oggetto e cimelio ma non è quantificabile il valore messo in campo con passione da un uomo di altri tempi che con grandissima professionalità ed amore per la storia e per la sua professione ha donato alla città di Manfredonia un luogo vanto per l cultura e per la memoria di una professione. In questo contesto, si svolgeranno attività di formazione di giovani menti attraverso appositi laboratori. Non possono non essere menzionati altri due artisti locali che hanno dato il loro importante contributo all’aspetto architettonico del Museo, il maestro d’ascia Antonio Berardinetti che con la sua maestria ed arte ha lavorato il legno per accogliere i rari pezzi del museo e Bruno Mondelli, artista del polistirolo, polivalente multifunzionale che ha rievocato luoghi con la sua creatività. Il museo è aperto tutti i giorni, sia feriali che festivi, dalle 9.00 alle 18.00 dal primo maggio al 31 ottobre, sabato e domenica dalle ore 10.00 alle ore 24.00 solo su prenotazione. Il taglio del nastro la sera alle ore 20:00 alla presenza di un pubblico che ha riempito tutta l’area della cittadella della sicurezza. La benedizione da parte del Parroco della cattedrale Don Fernando Piccoli e poi la festa, con stand, musica e fuochi pirotecnici. Michele Guerra con questo Museo lascia un esempio, un messaggio: “non fatevi scoraggiare dalle avversità, dagli ostacoli, dalle salite, credete ed inseguite i vostri sogni e le vostre passioni, perché è ciò che ci rende vivi, uomini e liberi”. 

Michele Carpato

 

foto di Lorenzo Tagliamonte

[foogallery id=”160054″]

[foogallery id=”160110″]

 

Articolo presente in:
ManfredoniaNewsTV · News · Video della settimana

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 
 
 
WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com