Nonostante il passaggio tecnico-amministrativo da “Autorità Portuale di Manfredonia” ad Autorità del Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale” (con l’annessione alle realtà di Bari, Brindisi, Barletta, Monopoli), restano agitate le acque in riva al Golfo relativamente alla “vision” futura della gestione e dello sviluppo della portualità locale.
A poche ore dalla nomina (da parte del sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi) dell’Ing.Gianni Rotice quale componente del Comitato di gestione della nuova Autorità presieduta dal Prof. Ugo Patroni Griffi, si è scatenata una vera e propria diatriba politico-mediatica sull’inopportunità di tale scelta e su presunte incompatibilità. A condurla sarebbero gli operatori portuali che smentiscono e diffidano chi millanta l’appartenenza alla categoria per scopi meramente personali.
“Diffidiamo, come già fatto in precedenza, chi fa esternazioni in nome e per conto degli operatori portuali, facendo intendere che si tratta di una voce unica della nostra categoria. I portuali sono coloro i quali operano sulle banchine per garantire l’attività del porto, non la rivendita di pezzi di ricambio nautici e\o altre attività poco attinenti al porto – dichiarano Salvatore Prencipe (Presidente dell’Impresa Portuale “Felice Muscatiello” e Consigliere del Direttivo nazionale di ANCIP Italia – Associazione Nazionale Compagnie Imprese Portuali), Pietro D’Anzeris (Presidente della Coop. Portuale “Orsini), Pio De Girolamo (Titolare dell’Agenzia Marittima “De Girolamo”), Michele Zino (Consorzio Autotrasportatori “Irium”), Luigi Tommasone (Consorzio Trasporti “Sipontum”) ed i F.lli Brigida (“Ecolmare Gargano”), rappresentanti del 90% di ciò che ruota economicamente ed occupazionalmente attorno al sistema portuale di Manfredonia –. Non ci ritroviamo proprio nelle affermazioni riportate sugli organi di stampa da parte di un sindacato che si fregia di rappresentare tutta la categoria. La nostra visione è opposta. Innanzitutto, non siamo mai stati interpellati e invitati in merito e chiederemo ai vertici di Confcommercio, di cui facciamo parte, le funzioni di tale sindacato e la sua rappresentatività”.
Sulla questione della nomina dell’Ing. Rotice la loro posizione è netta. “E’ indiscutibile la competenza culturale ed istituzionale dell’Ing. Rotice. Ha già dimostrato le sue capacità in Confindustria. Si è interessato ed adoperato a livello ministeriale per risolvere la questione del rimorchiatore del porto di Manfredonia. Lo riteniamo un ottimo interlocutore per la la soluzione di problemi della nostra portualità e la sua carica di Presidente di Confindustria Foggia certamente può essere un vantaggio e non uno svantaggio per risolvere le criticità del nostro sistema portuale – aggiungono gli operatori -. Presunti conflitti d’interessi e scarsa competenza di Rotice? E che dire di chi alimenta questa polemica e che ha avanzato la propria candidatura anche se è un concessionario o titolare di agenzia marittima? In questo caso non sussiste il conflitto di interesse? Il requisito per la nomina è l’esperienza imprenditoriale e/o la maggiore rilevanza imprenditoriale? Come accade da anni, purtroppo, queste sterili diatribe a mezzo stampa sono palesemente personalistiche e non fanno altro che danneggiare l’immagine e la portualità di Manfredonia, con conseguenze negative per il suo sviluppo, soprattutto adesso che siamo in fase di riorganizzazione e di rilancio”.
Nonostante le polemiche, gli operatori rimarcano che “Siamo molto fiduciosi sul futuro della portualità sipontina, tant’è che l’Impresa ‘Muscatiello’ e la Coop. ‘Orsini’ hanno provveduto ad un grosso investimento privato per l’acquisto di una nuova e moderna gru (da 36 tonnellate, in affiancamento a quella già in dotazione da 30 tonnellate), in vista dell’aumento del traffico merci commisurato alle enormi potenzialità delle infrastrutture di Manfredonia. Ma, con le polemiche inutili e con le divisioni, non si può fare molta strada”.