Domenica 22 Dicembre 2024

Fare impresa in Italia è una saggia pazzia? La start-up italo-americana

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Avviare un’attività produttiva in questo periodo di grave crisi economica è proprio un’impresa! Le difficoltà riguardano i numerosi adempimenti burocratici, amministrativi e fiscali. Il costo del lavoro è ancora troppo elevato come anche le tasse a carico delle imprese e quindi l’imprenditore onesto fa fatica ad andare avanti e tenta di investire all’estero. Raccontiamo la storia di due italiani: Giancarlo Baldini di Bologna e Daniele Buzza di Cagliari, ex tecnici della Telecom, che qualche anno fa hanno avuto il coraggio di dimettersi, rimettendo in gioco la propria vita. Grazie ad un’adeguata riqualificazione ed ai preziosi consigli del loro maestro, esperto in gelateria artigianale, Francesco Palmieri, imprenditore di Manfredonia, si sono specializzati seguendo corsi di formazione nel campo alimentare presso la scuola Cast-Alimenti di Brescia e la Red-Academy di Chieti. Quest’anno, dopo un po’ di gavetta, i due ex colleghi, mossi dalla passione per la cucina, sono riusciti a realizzare una struttura polivalente a Quincy-Boston (Massachusetts) “l’Italian Cafè Gelato”, producendo non solo gelato artigianale e caffè ma anche sandwich, insalate e prodotti per la colazione. La loro idea nata qualche tempo fa si è concretizzata con l’aiuto del suocero di Daniele, mr Kun Vu, imprenditore vietnamita, trapiantato in America, e dalla celerità delle pratiche burocratiche. Venerdì 2 giugno l’attività è stata felicemente inaugurata con la piacevole presenza del sindaco della città. Good luck friends! Auspichiamo tanta fortuna ai nostri connazionali che con tenacia e passione portano alta la bandiera italiana, mostrando il made in Italy attraverso la produzione artigianale di qualità. Questo valido esempio di imprenditoria giovanile, seppur realizzata all’estero, deve infondere buone speranze ai giovani del nostro territorio che non sperimentano nuove strade perché scoraggiati dalla chiusure di tante fabbriche. Occorre, però, considerare quanto sia stata importante per i due ex dipendenti Telecom effettuare un’adeguata riqualificazione professionale prima di percorrere nuove strade all’estero. Infatti il dott. Palmieri, laurea in Scienze dell’Arte Culinaria all’Università Jean Monnet di Bruxelles, li ha seguiti prima nel percorso formativo dopo in quello di consulente-esperto di start-up così da lanciarli nella loro nuova impresa. In questo periodo il dott. Palmieri ha realizzato un altro importante progetto di inclusione sociale. Grazie al supporto tecnico della ditta Zingrillo di Barletta ha avviato un corso per la professione di “Gelatiere Artigiano” diretta a 15 profughi, ospiti della Casa Scalabrini di Siponto, ai quali verrà rilasciato un attestato di partecipazione a fine corso dalla Cast Alimenti di Brescia. Palmieri confida ai nostri microfoni che “Gli ingredienti necessari per il successo imprenditoriale sono: la professionalità acquisita con la formazione, la pratica, la ricerca e lo sviluppo (development &research)”. Un altro elemento importante è la riscoperta degli antichi mestieri artigianali che potrebbero risollevare l’economia locale attraverso opportuni investimenti e progetti di sviluppo.

Grazia Amoruso

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