Il futuro di una comunità non può restare “appeso” per ragioni di partito
A due mesi dalla scadenza della presidenza Pecorella ancora nessuna notizia da Roma, da dove si attende che il Ministro dell’Ambiente Galletti nomini il nuovo Presidente del Parco Nazionale del Gargano in accordo con il governatore pugliese Michele Emiliano, così come previsto dalla legge n.394. E se si pensava che le elezioni dell’11 giugno potessero fungere da ago della bilancia pare che invece, ancora oggi, l’iter per la nomina non sia nemmeno stato avviato. “Il tempo passa nel silenzio totale ma tempo non abbiamo più”, affermano i giovani del Comitato del Manifesto per il Parco costituitosi a inizio 2017, “difatti, tra GAL e Parco fermi al palo, siamo senza una pianificazione dello sviluppo territoriale”. E ancora, “sappiamo bene che tutto è fermo perché non si trova l’accordo partitico ma a Roma devono capire che queste dinamiche, certamente non nuove, sono viste dal territorio come segno di irresponsabilità verso le reali esigenze delle comunità, le stesse che ormai, dopo 20 anni di Parco, non possono permettersi più di aspettare”. Nelle settimane precedenti i giovani del Comitato hanno redatto un documento di azioni concrete, documento che verrà consegnato al prossimo Presidente e, si spera, sarà integrato nel Piano del Parco. Il Gargano merita una pianificazione e una gestione determinata ed efficace, con degli obiettivi chiari e con forti segni di discontinuità rispetto al passato.
Presidente Emiliano, Ministro Galletti il futuro non può attendere oltre. A questo territorio si deve l’attenzione che merita. E a noi giovani, che abbiamo deciso di investire il nostro tempo in questo Parco meraviglioso ma martoriato da gestioni autoreferenziali, bisogna dare una risposta veloce e all’altezza, aldilà dall’eventuale approvazione delle modifiche alla legge 394 e ai criteri di competenza della figura del presidente. Diversamente, questo territorio continuerà a fallire, e la colpa sarà in gran parte vostra.
Allo stesso modo rinnoviamo l’invito ai sindaci, interessati da nuovi e importanti avvicendamenti, ad operare uniti e con spirito di responsabilità. Molte sono le cose che restano da fare, in primis l’approvazione del Piano del Parco e in questo momento di transizione possono operare appieno avendo la possibilità di imprimere una linea positiva alla gestione futura del Parco. Invitiamo, pertanto, i neo eletti a riaprire la discussione, firmare il manifesto per il Buon Governo del Parco Nazionale del Gargano e chiedere con forza al Ministro e al Presidente Emiliano la nomina del Presidente”.
Per il Comitato del Manifesto per il Buon Governo del Parco del Gargano
Domenico Antonacci
Domenico Ottaviano
Felice Piemontese