In questi giorni si riunirà il Consiglio Comunale per approvare le misure necessarie per ripianare l’enorme debito accumulato nella cattiva gestione del bilancio comunale negli anni presi in esame dalla Corte dei Conti. Per la città non sarà una cura indolore, si ridurranno al minimo le spese per i servizi e arriveranno a zero le spese per i nuovi investimenti.
Questa città, che già soffre di una scarsità di servizi, diventerà ancor più invivibile e vedrà ancor più i suoi abitanti scegliere di andare via. È doveroso che il responsabile politico di questo disastro rassegni le sue dimissioni, perché chi è stata causa con la sua mal gestione di questo risultato non può in alcun modo programmare e gestire il risanamento, non sarebbe credibile.
Noi di Manfredonia che funziona chiediamo all’assessore al bilancio un atto di dignità politica nei confronti della città che ha così mal amministrato. Lo deve alla città, lo deve a chi gli ha conferito tali deleghe. Le dimissioni sarebbero la conclusione logica di una vicenda che non ha precedenti nella storia della città.
Ai politici, poco importa, tanto le tasse le possono aumentare a loro piacimento. ” E IO PAGO ” diceva un buon tempone,( TOTO’)
A questi di Manfredonia che funziona, ” ma che c’azzecca, l’assessore al bilancio con le spese a bilancio. Ha forse sbagliato a fare le operazioni aritmetiche? Ha inserito spese non documentate? Se le decisioni di spesa sono state approvate in consiglio contro che c’azzecca l’assessore? O… Si tratta di un attacco personale… Questa purtroppo è la democrazia. Quando e se andrete al governo della città farete come la Raggi? Tanti cari saluti