Piazza del Popolo oggi è stata teatro del primo evento dell’ultima evoluzione del calcio, The Cage.
Tradotto letteralmente la gabbia, un nuovo modo d’intendere la sfida del calcio, che si conferma come lo sport più versatile su tutti.
All’origine era calcio a 11, con spazi importanti, poi si affacciò quello a 7. Gli americani ebbero la felice idea di utilizzare i campi e palazzetti da hockey per regolamentare il calcio a5, a rimbalzo (i campi di jockey nei palazzetti hanno le pareti) e non.
Sulla scia del beach volley, si affacciava il beach soccer, oggi la frontiera futuristica del calcio è rappresentata dalla “The Cage”.
Guardando i 6 protagonisti chiusi in gabbia che si affrontano in 2 tempi di 7 minuti con l’intervallo di 1, l’arbitro fuori dal campo di gioco affacciato ad una finestra ed una piccola porta (infatti non è previsto il portiere), le persone attaccate alla rete, la fantasia vola.
Vola nelle immagini incontrate nei film apocalittici degli anni ’80 come Mad Max, Interceptor, Blade Runner, Dune, che in un futuro apocalittico prevedevano strane forme di divertimento che estremizzavano la forza.
Infatti lo sforzo a cui vanno incontro i giocatori è veramente enorme.
Ha sicuramente colpito l’evento, visto la presenza di gente attratta da questa gabbia sia in mattinata che in serata.
Antonio Marinaro
foto di Lorenzo Tagliamonte
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