Mercoledì 18 Dicembre 2024

“Manfredonia, la mia amata” nei quadri di Wolfgang Lettl

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Ieri sera, nel suggestivo scenario della piazzetta dell’Infopoint del Gal a Manfredonia, ha avuto luogo la presentazione della mostra di quadri eseguiti da Wolfgang Lettl che si terrà dal 4 agosto al 3 settembre presso le ex-Fabbriche San Francesco di Manfredonia.

Sono intervenuti Michela D’Onofrio, in qualità di moderatrice; l’amministratore dell’agenzia del Turismo della città, Saverio Mazzone, Michele de Meo (presidente del Touring Club Italia) e Michele d’Errico in qualità di presidente del Gal Daunofantino.

La breve introduzione della moderatrice ha situato storicamente l’esistenza e il percorso artistico di Wolfgang Lettl, vissuto dal 1975 al 2005 presso Sciale delle Rondinelle ove acquistò una villa nel 1972. Dal 1986 dipinse quadri surrealisti dopo aver ritratto diversi soggetti (mare, navi, masserie) in stile impressionistico; egli dipinse questi quadri con l’intento di farne una mostra rappresentativa in Germania.

Wolfgang dipinse quadri surrealisti prevalentemente in Germania, da qui egli passò a Manfredonia, ove trovò l’armonia lontano dal caos della sua terra d’origine. Egli amava definirsi giardiniere quando era a Siponto, pittore solo entro le mura della sua villa, edificata in un locus amoenus come l’agro Sipontino, poiché il pittore lo scelse per la molta luminosità e le scarse precipitazioni. Attraverso i suoi quadri, il pittore intendeva mettere in discussione la realtà, quindi, concepì l’arte come un modo per trovare l’ordine assente dalla quotidianità del suo luogo natìo.

Il figlio del pittore ha parlato di due quadri intitolati “Il viale alberato del castello” . In quello datato 1972 se si elimina la barca dalla tela, ha osservato Florian, rappresenterebbe una situazione molto ordinata di un viale alberato diviso da un piccolo sentiero al centro, alla fine di esso si staglia una casetta simbolo di sicurezza. Tale quadro fu rivisto dal pittore nel 1985; Wolfgang lo modificò eliminando la casetta dallo sfondo e dipingendo i marinai tutti di blu, quasi volesse dare un messaggio ai suoi contemporanei: attenti alla massificazione, sebbene, a quel tempo, tale fenomeno non fosse esploso in tutta la sua gravità.

Il quadro rivisto fu dipinto da Wolfgang usando una tecnica completamente nuova che univa surrealismo ed impressionismo. Il togliere la casa è segno del cambiamento avvenuto in 15 anni tra il 1972 e il 1985.

Tra le due versioni del dipinto sopra menzionato si colloca il secondo quadro del quale ha parlato Florian durante la serata, tale quadro rappresenta la spiaggia di Sciale delle Rondinelle e fu dipinto nel 1985 per mostrare la differenza tra la spiaggia di Siponto, ove i bagnanti trovavano già tutto lì e veniva assegnato loro uno dei tanti ombrelloni tutti uguali e quella dello Sciale, molto più movimentata ed originale, giacché qui ognuno giungeva con un proprio ombrellone irresistibilmente diverso da quello del proprio vicino.

Attraverso i suoi quadri, come detto da Florian Lettl, il padre voleva creare una realtà più densa di quella esistente resa attraverso la disposizione di cose a prima vista estranee tra loro, ma che acquisivano un senso dalla disposizione che ne dava l’artista.

A conclusione dell’evento Florian Lettl si è augurato che i cittadini di Manfredonia si prendano cura delle proprie bellezze naturali, non permettendo altre devastazioni (chiaro riferimento, implicito, ai disastri provocati dall’ENIchem).

Il tutto è risultato molto interessante e si spera che tale evento abbia risonanza nazionale, data l’unicità di una mostra d’arte come questa. Per l’antologia completa delle opere di Wolfgang Lettl si rimanda al sito web  lettle.de.

Michele Carpato

 

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foto di Lorenzo Tagliamonte

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Commenti

  • Come mai ora la terrazza è disponibile?

    alfred horne 16/06/2017 9:31 Rispondi

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