Carissimi amici turisti,
a nome dell’intera comunità diocesana, porgo a voi il più fraterno saluto di accoglienza mentre vi auguro di trascorrere giorni di serenità e di riposo, fisico e mentale, in questo nostro incantevole promontorio del Gargano, proteso nell’Adriatico, ricco di spiagge, boschi, laghi, isole, ma anche di tante pregevoli e autentiche testimonianze di fede e di arte. Tra esse i suggestivi e importanti luoghi della pietà cristiana, noti in tutto il mondo, il santuario dell’arcangelo Michele e quello di s. Pio da Pietrelcina, che sapranno accogliere anche tutti voi per una sosta ristoratrice di pace e di meditazione.
Papa Francesco nella enciclica ‘Laudato sì’ ci ha invitato a “recuperare la serena armonia con il Creato, per riflettere sul nostro stile di vita e i nostri ideali” (n. 225) e a “leggere il libro stupendo che Dio ha scritto, dai più ampi panorami, alle più esili forme di vita perché la natura è una continua sorgente di meraviglia, una rivelazione continua del Divino.” (n. 85). Come Pastore di questa antica Chiesa che vive in terra garganica vi invito a utilizzare i giorni di riposo che trascorrerete tra noi come tempo favorevole per mettere un po’ di ordine nell’ animo, contemplando le bellezze della natura, scoprendo quell’atmosfera che parla di Dio e ascoltando la sua Parola di verità.
La nostra Chiesa si vuol far conoscere da voi soprattutto in quella sua meravigliosa esperienza di fede e carità. Le nostre comunità cristiane, tradizionalmente educate all’accoglienza e al dialogo, desiderano offrivi generosa ospitalità quale segno di fraterno incontro con chi proviene da altre regioni o da altre nazioni e crescere con voi nello scambio di esperienze, specchiandosi negli occhi di tutti voi che venite tra noi. Senza cadere nella tentazione di chiuderci nell’orizzonte ristretto dei nostri interessi, né facendo degli altri qualcosa di superfluo o peggio ancora un fastidio o un ostacolo, vi partecipiamo che abbiamo voluto accogliere diverse famiglie provenienti dai martoriati Paesi del Medio Oriente per imparare meglio ad incontrare l’altro, riconoscendolo e rispettandolo come interlocutore e come fratello, perché figlio del comune Padre che è nei cieli.
C’è una parola che non dobbiamo mai stancarci di ripetere e soprattutto di testimoniare: è il dialogo, che fa avanzare nel cammino verso quei nuovi orizzonti che arricchiscono l’uno e l’altro. Questa è la sfida davanti alla quale si trovano tutti gli uomini di buona volontà. Carissimi, vi auguro che i giorni che trascorrerete sul nostro Gargano possano condurvi a scoprire come ogni cosa ci parla di Dio e del suo amore per noi.
Il Signore vi dia pace! Buone vacanze!
Monsignor Michele Castoro