Giovedì 21 Novembre 2024

Cambio destinazione d’uso (di P. Delle Noci)

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I tentativi di creare sviluppo a Manfredonia sono falliti tutti. L’industrializzazione, i PIP e la reindustrializzazione, coni contratti d’aria e patti territoriali, hanno creato illusioni per tanti, ricchezze e potere per pochi. L’anelato e ostentato sviluppo continua ad annaspare. Mentre i cittadini continuano a subire il trauma della disoccupazione, il territorio, occupato e inquinato, continua ad essere depredato. L’unico strumento di sviluppo, concepito dalla politica dell’arraffare, è la cementificazione selvaggia in dispregio alle peculiarita e potenzialità del territorio. La cementificazione selvaggia consente il facile arricchimento di speculatori e cementificatori con la complicità diretta e/o indiretta di politicanti intenti alla gestione esclusiva del potere. Con questa logica si rende possibile qualsiasi mutazione teritoriale attraverso il consolidato strumento del cambio di destinazione d’uso.

Il cambio di destinazione d’uso diventa così un condono edilizio camuffato che, corredato delle permute al ribasso, si trasforma in regalie per parenti, amici, speculatori e cementificatori. Per giustificare le scellerate scelte si sbandierano i buchi di bilancio da coprire a discapito di un territorio deturpato, avaro di servizi, di verde pubblico e con l’ambiente congestionano. Non succede mai che un’area destinata alla cementificazione subisca il mutamento di destinazione d’uso a favore di servizi e verde pubblico.

Spesso si autorizza la costruzione di palazzi adibiti ad abitazione in aree destinate a servizi. Agli acquirenti viene assicurata una futura deliberazione per un mutamento di destinazione d’uso. Gli immobili vengono realizzati e venduti con funzione abitativa ancor prima dell’inizio lavori; complice la latitanza e/o complicità di chi è deputato ai controlli. Conclusi i lavori, gli immobili vengono puntualmente abitati, dagli acquirenti e/o affituari, in attesa della promessa delibera che, puntualmente, arriva in prossimità di campagne elettorali. E’ il metodo consolidato per conservare, gestire e acquisire pacchetti di voti.

Il cambio di destinazione d’uso è uno strumento che arricchisce e favorisce i soliti noti: “prenditori” amici, sponsor e garanti di politicanti. Questi non rischiano mai di tasca propria perché utilizzano gli anticipi degli aspiranti proprietari di immobili; talvolta costretti anche a pagamenti in nero. Con il cambio di destinazione d’uso si riducono i costi per i beneficiari facendo lievitare costi e tasse per i contribuenti onesti.

Il cemento, unico strumento di sviluppo concepito dai nostri “prenditori” e politicanti, arricchisce i pochi  e ostacola lo sviluppo.

Consentire a un territorio di essere depredato e cementificato si dilapidano potenzialità e peculiatità, si annulla gli interessi e si favorisce l’emigrazione di risorse umane e portatori dei idee.

Pino Delle Noci

 

 

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