E’ stata una stagione lunga e difficile quella, storica, che ha promosso dalla B2 alla terza serie nazionale, la serie B1, la ASD Sebilot di Manfredonia: ventisei gare contro avversari di buon livello e con trasferte in terra romana logisticamente non facili. La regular season ha visto la formazione allenata da coach Fabio Delli Carri piazzarsi alle spalle di Cerignola, una sorta di anti-Sebilot, che ha fatto cadere anche l’imbattibilità del PalaDante, che durava da più di tre anni. Nel mirino delle sipontine c’erano le corazzate, costruite per vincere il campionato, San Vito Brindisi, e Grotte di Castellana, 
sulla carta meglio attrezzate delle ragazze del Presidente, Raffaele De Nittis. Con le loro sono state ingaggiate le sfide più combattute e tecnicamente più esaltanti; tre delle quattro sono state dominate dalla Sebilot che ha battuto, in casa e fuori, Brindisi e perso a Castellana. Alla fine nel conteggio finale molto ha pesato la sconfitta, inattesa, di Orsogna, Chieti, che stata una salutare “frustata” per le ragazze, ma che ha tolto alle stesse tre punti pesanti in classifica. Per il resto della stagione è stato un percorso quasi “netto” con prestazioni al Paladante che talvolta hanno sfiorato la perfezione per organizzazione, tempi di gioco ed affiatamento. 
Questi fondamentali hanno fatto la differenza anche ai play off, disputati come seconda, dal sodalizio sipontino. Contro le calabresi sono bastate due sole gare per mettere in ginocchio la Ekuba di Palmi, particolarmente agguerrita in casa. Contro Cave Roma, l’impresa è stata compiuta in gara -3, nella Capitale, dove le sipontine hanno tenuto il campo fino a sfiancare le locali, davanti al loro pubblico, al tie-break, vinto con assoluto e riconosciuto merito. La gioia infinita ha travolto tutti, il Presidente, il coach, il direttore sportivo, Franco Murgo, tutto lo staff, gli impagabili tifosi, presenti anche a Roma, e le dodici campionesse che citiamo: Roberta e Stefania Liguori, Ilaria Barbaro, Doriana Bisceglia, Annalisa Mileno, Ylenia Pellegrino, Stefania Padula, Chiara Vinciguerra, Alessandra Carrisi, Luciana La Torre e la più giovane, figlia d’arte, Danila Tauro. Dopo aver scritto la storia di questa disciplina a Manfredonia, tutti vogliono godersi il momento ed i festeggiamenti; nessuno vuole parlare della prossima stagione in cui non mancheranno insidie e in cui saranno necessarie risorse come mai stanziate per una stagione di volley da società manfredoniana.
Antonio Baldassarre
foto di Luciano Armiento
