Questa mattina è stato possibile, per la cittadinanza e per le scuole che lo volevano, visitare la nave militare San Marco, ferma in rada nel porto di Manfredonia. Per raggiungere la nave, i visitatori sono stati trasferiti da una imbarcazione anfibia. E’ stato possibile visitare, accompagnati da una guida, alcuni ambienti dell’imbarcazione; innanzitutto l’ospedale “quasi completo”, dotato di una sala operatoria, una sala raggi, una per il parto ed alcuni posti per la degenza di civili e militari con ferite lievi. La guida, ha mostrato una porta con una croce greca rossa, specificando che quello era un ambulatorio “speciale”, nel quale arrivavano le urgenze (il ferito giungeva in ambulatorio attraverso un ponte che ivi trasferiva l’ambulanza); questa procedura è seguita per far sì che il ferito non incontri ulteriori problemi entrando a contatto con l’ambiente esterno, insomma per una maggiore protezione del ferito. Si è poi passati sul ponte superiore, da dove possono decollare tre elicotteri contemporaneamente (impiegabili sia per trasportare beni di prima necessità che armi) e da qui in plancia ove l’ufficiale di guardia ci ha mostrato il radar, il timone e la consolle di comando dalla quale si danno ordini ai vari scompartimenti dell’imbarcazione. Nella plancia sono presenti alcuni telefoni, utili per comunicare tra le varie parti della nave, il radar e la carta nautica elettronica utile per stabilire la rotta da seguire per raggiungere una destinazione nel corso di un’operazione. Sul ponte di volo il capo Lepore (esperto di elicotteri) ha parlato dell’impiego dei velivoli sia per usi umanitari che per trasportare armi a terra, egli ha detto di aver operato in contesti molto difficili come la Libia dove hanno trasportato un ospedale da campo ed in Afghanistan dove hanno condotto operazioni militari. Sul ponte di volo si vedeva la bandiera della Marina Militare recante al centro i simboli delle quattro repubbliche marinare: Genova, Pisa, Venezia ed Amalfi sormontati dalla corona della Regia Marina. La Nave San Marco ospita circa 300 marinai ed ha un motore ad elica che può raggiungere la velocità massima di 18 nodi, molto bassa se paragonata a quella dei cacciatorpediniere. La guida ha spiegato che tale imbarcazione può essere impiegata sia per far sbarcare a terra personale armato per condurre un operazione, sia per trasportare veicoli come ambulanze, ma può anche essere impiegata per condurre in salvo profughi nell’ ambito dell’ operazione europea Mare Nostrum. La Nave San Marco consuma 700 kW/h ed ha due generatori diesel da cui il motore trae energia. La visita è stata molto interessante, certamente entusiasmante per i più piccoli e per i pochi fortunati che sono riusciti a salire. tanta la delusione di molti che avrebbero voluto visitare la San Marco, in partenza nella tarda mattinata di oggi. Un particolare ringraziamento al Comandante di Nave San Marco Capitano di Vascello Pasquale Perrotta. I primi ad imbarcarsi questa mattina alle ore 09:00 oltre a cittadini di Manfredonia , un gruppo di studenti dell’Istituto Rotundi – Fermi accompagnati da alcuni insegnanti.
Michele Carpato
foto di Lorenzo Tagliamonte
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vista dagli occhi di un gabbiano… Sipontino
Un evento per pochissimi visto che le visite sono state sospese prima delle 10,30.