Rifiuti e tangenti. Campo: “Ciclo troppo permeabile all’illegalità; subito la bonifica e una riflessione sulla produzione pubblica di compost”
Dichiarazione del consigliere regionale del Gruppo PD Paolo Campo
L’operazione In Daunia Venenum dimostra, per l’ennesima volta, quanto la gestione dello smaltimento dei rifiuti sia permeabile all’illegalità.
Dobbiamo essere grati alla magistratura e alle forze dell’ordine per il lavoro svolto a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini, nonchè del buon nome delle istituzioni pubbliche infangato dalla presunta infedeltà e corruzione di tecnici regionali ed ex politici del disciolto PdL.
Volgendo lo sguardo al futuro, sarà prioritario attivarsi per la bonifica dei terreni inquinati dai rifiuti tossici, così da restituire i 70 ettari avvelenati alla loro vocazione naturale. E sarà altrettanto importante riflettere, ancora più approfonditamente che in passato, sulla chiusura del ciclo dei rifiuti.
A partire dalla produzione di compost. Abbiamo verificato, da ultimo proprio grazie all’inchiesta della DDA barese, quanto l’attuale meccanismo produttivo sia fallimentare sotto il profilo economico e sociale.
Mi aspetto che l’Agenzia territoriale della Regione Puglia per il servizio di gestione dei rifiuti si faccia promotrice di un’indagine sulla fattibilità, tecnica e finanziaria, della filiera pubblica del compost, a garanzia della qualità del prodotto e della legalità del ciclo produttivo.
Lo sdegno manifestato unanimemente in questi giorni deve trasformarsi in forza propulsiva inidirizzata alla soluzione strutturale di problemi che altrimenti continueranno ad avvelenare la nostra terra, le nostre istituzioni, le nostre vite.
E’ vero che tutte quelle persone sono da condannare con il massimo della pena e la requisizione di tutti i beni nella loro disponibilità e dei loro familiari. Ma è altrettanto vero che vi è troppa connivenza con pubblici dipendenti e politici anche di alto rango. Allora di cosa parliamo se a lor signori non succede quasi mai niente?