Quando qualche cittadino esprime dubbi sulla possibilità di cambiare con la lotta l’attuale sistema politico, io che ho già abbastanza vissuto per sapere come vanno le cose, spiego che anche il potere più tetragono può cadere e che i crolli non avvengono mai poco alla volta ma tutt’insieme, facendo gran rumore. È avvenuto ai tempi di Craxi, che sembrava un totem, ma poi, dopo aver depredato il futuro dei nostri figli, se n’è fuggito all’estero per evitare la galera; è avvenuto con Berlusconi e quindi, nell’ultimo referendum, con il guascone fiorentino che, baldanzoso ed insolente, ha avuto una batosta che non dimenticherà.
Ebbene, anche a Manfredonia sta avvenendo qualcosa del genere. Già al prossimo consiglio comunale se ne vedranno di belle, quando metteremo in evidenza i consueti debiti fuori bilancio, l’assenza di certezze nei conti e l’ingrossamento dei crediti non esigibili per continuare a spendere e dare fumo negli occhi della povera gente, ma soprattutto concedere prebende a clienti ed agli amici, ai quali non si può dire di no.
Gli stessi Revisori dei Conti, nell’esprimere il parere negativo al Bilancio 2016, hanno evidenziato che da “verifiche contabili ed amministrative sono emerse una serie di fattori di criticità che si sono ormai consolidati nel tempo” e cioè “reiterato ricorso alle anticipazioni di tesoreria”; “carente coordinamento… prassi procedurali restie alla modernizzazione… mancata attuazione dei procedimenti di controllo e monitoraggio delle attività svolte dalle società partecipate… debiti fuori bilancio”.
Ma non è finita qui. Il 30 maggio scorso è pervenuto al Sindaco Riccardi un “Atto Formale di Costituzione in Mora”, per lui e gli assessori Prencipe, Angelillis, D’Ambrosio, Rinaldi, Zingariello, Gallifuoco, Cascavilla Fiorentino, Segretario Comunale ed altre figure dirigenziali: Nigro, Ognissanti, Gelsomino, Mele e 21 consiglieri comunali.
La messa in mora riguarda un importo di Euro 4.304.319,97, pari alla somma illegittimamente riconosciuta e pagata all’ASE S.p.A., quale corrispettivo a saldo per l’annualità 2003/2010. Di tale “somma viene intimata la restituzione ai sensi di legge… conformemente a quanto richiesto dalla Sez. Regionale Puglia della Corte dei Conti”.
Quello che sta avvenendo è preannuncio dell’epilogo che riguarderà coloro che hanno male amministrato Manfredonia in tutti questi anni.
La nostra città, così delusa, annichilita, sfiduciata e prona di fronte ad un potere arcigno e seducente, in ogni caso capace di asservire la gente con le blandizie e le minacce, si era convinta di non avere altra possibilità che vivere da cliente, senza diritti e senza dignità.
Adesso la legalità, per una volta, sollecitata dalla rinata partecipazione popolare, sta liberandoci delle vecchie catene.
La situazione è drammatica ma anche ricca di possibilità di cambiamento, dopo vent’anni di abusi ed irregolarità – invitiamo tutte le cittadine ed i cittadini a partecipare al consiglio comunale del 7 giugno alle ore 17,00. la gente deve sapere ma anche i nostri ammnistratori debbono sapere che non siamo più disposti ad accettare le loro malefatte che tanto danno hanno arrecato alla nostra città. Vediamoci tutti presso il Comune per gridare finalmente a viso aperto e petto fiero viva Manfredonia, viva il nostro 25 aprile, viva la festa di liberazione della città.
Prof. Italo Magno
Consigliere Comunale
La resa dei conti è un grandissimo film western di Sergio Sollimai a livello quasi di quelli prodotti da Sergio Leone, le musiche del film di Ennio Morricone sono magistrali e indimenticabili, grazie di cuore a chi ha inserito la locandina di quel bellissimo film:
https://www.youtube.com/watch?v=48b3H2WWdno (colonna sonora – corri uomo corri)
https://www.youtube.com/watch?v=a5fqAXntzQY ( itre duelli)
https://www.youtube.com/watch?v=-Zyxnf9Dc8c (la caccia all’uomo – 1^ parte)
https://www.youtube.com/watch?v=0AwQFioWqZA (la caccia all’uomo – 2^ parte)
La “resa dei conti” a cui si fa riferimento nel mio articolo non si riferisce né a faida ne a una rivolta popolare, ma alla lotta di liberazione nazionale, che si festeggia il 25 aprile di ogni anno. Quindi non ha nessuna intenzione di suscitare violenza, come si potrebbe erroneaamente dedurre dalle immagini a corredo.
MAGARI SIG. MAGNO, MAGARI!