Con stupore leggiamo che si è riunita la coalizione “Manfredonia 2020” per analizzare i provvedimenti da prendersi per il riequilibrio del bilancio comunale. In conclusione la stessa raccomanda al Sindaco e alla giunta di “produrre ogni sforzo possibile al fine di evitare la riduzione dei servizi essenziali e l’aumento della pressione fiscale a carico dei cittadini”. Premesso che Angelo Riccardi è il legittimo Sindaco di Manfredonia, democraticamente eletto dalla città, con piene responsabilità politiche e giuridiche del suo operato, non riconosciamo alla coalizione “Manfredonia 2020” la legittimità politica e morale di produrre atti o indirizzi tali da influenzare i lavori della giunta. L’unico organismo legittimato a votare il piano di risanamento è il Consiglio Comunale di Manfredonia con piena responsabilità personale dei Consiglieri e senza vincoli di mandato, come prevede la legge. Quale valenza politica può avere l’esortazione da parte di una coalizione che non è mai esistita? Da tempo componenti importanti di questa coalizione sono all’opposizione, quali l’U.D.C., il movimento E.S.T., e altri gruppi politici non rappresentati in consiglio comunale quali i “Cristiani Uniti di Giandolfi ed altri che complessivamente hanno rappresentato oltre il 20% dei consensi delle liste che appoggiavano la coalizione “Manfredonia 2020”. Quindi questa coalizione, che oggi è minoritaria nella città, quale autorevolezza può avere nell’indirizzo politico della giunta? Noi chiediamo che la fase del risanamento dei bilanci comunali non sia gestita da chi è stato il responsabile del disastro le cui conseguenze l’intera città dovrà subire per anni.
Chiediamo che la discussione in Consiglio Comunale sia franca e sincera e che la fase della gestione politica sia gestita da persone che da sempre hanno denunciato la mala amministrazione e che hanno l’autorevolezza e le capacità professionali e politiche per gestire ed assumersi questo gravissimo onere per la città e, come era il nostro motto per le elezioni comunali, anche questo dovrà essere un atto di amore, di coraggio e di umiltà. Questa vicenda non può lasciare, dal punto di vista politico, tutto come era prima. Le responsabilità sono chiare e ben note, se ne prenda atto; la città apprezzerà moltissimo un passo indietro del responsabile.
Giovanni Caratù Pres. Mov. “Manfredonia che funziona”