“Il problema del treno Bari-Roma è solo un tassello di un grande puzzle che riguarda le infrastrutture della Capitanata. Un territorio che non ha uno scalo aeroportuale funzionante non può essere privo anche di collegamenti ferroviari efficienti e in grado di soddisfare le esigenze dei cittadini. Il primo treno che da Foggia giunge nella capitale è alle 11.20, questo la dice lunga”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta.
“Ci troviamo – aggiunge – a dover portare avanti una battaglia per una corsa strategica e per venire incontro alle istanze dei lavoratori, degli studenti e cittadini tutti. Ma non ci nascondiamo dietro un dito: bisogna ripensare la mobilità in Capitanata a tutto tondo, dai trasporti su rotaie allo scalo aeroportuale. E’ questo lo sforzo comune da compiere, ma ci rendiamo conto che garantire una corsa in orari consoni la mattina è una piccola e possibile vittoria. A questo proposito, la Regione ha dichiarato di non avere i poteri per imporre orari adeguati a Trenitalia. Per questo – conclude Gatta – invitiamo la Giunta regionale a diffidare la società dal mortificare ulteriormente il nostro territorio”.
x lettore: nei fatti, e non a chicchiere, la Capitanata e colonia interna del resto della Puglia. Vedi gli sviluppi diversi fra Aeritalia-Università di Foggia-Gino Lisa e 30 anni dopo Alenia- Universita di Bari- Grottalie. E non dimentichiamo che lo stabilimento dell’Alenia di Foggia e più grande di quello di Grottaglie, da sempre, e che il turismo in Puglia è nei numeri, 2/3 da sempre, il Gargano. L’opposizione fa il massimo quelli che mancano almeno da Vendola e la maggioranza indigena in regione.
Ma di che cosa parla?! Addirittura colonia…
Ma mi faccia il piacere. Nel Salento non esiste neanche l’autostrada… Si informi sulle infrastrutture in Puglia.
Le province dovevano assicurare lo sviluppo di un sistema stradale migliore. Da Foggia a Vieste ci vogliono quasi tre ore di pullman, in macchina se ne va via almeno un’ora e mezza.
Si fa sempre una grande confusione tra porti, aeroporti, strade… competenze delle province, competenze delle regioni.
Le parole non servono a molto, e occorrerebbe anche farla finita con questo atteggiamento di vittimismo della cosiddetta Capitanata.
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