Domenica 22 Dicembre 2024

Il Centro di Salute Mentale “A. Merini” s’aggiudica il torneo Sportivamente 2017

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Alla quarta partecipazione alla manifestazione “Sportivamente”, quest’anno organizzato dal Centro di Troia, la squadra di calcio a 5 del G.S. Psychè del Centro di Salute Mentale “A. Merini” ha dominato la competizione vincendo le sei gare che ha disputato e aggiudicandosi il torneo.  Al campionato, che si tenuto a Lucera nei giorni 11-12-13 maggio, erano iscritte, oltre alle squadre pugliesi, due di Trieste, una da Biella e, addirittura, una formazione giunta dal Belgio, piazzatasi terza.

La formula del torneo prevede che si facciano tutte le gare in soli tre giorni: la rappresentativa sipontina, dopo aver vinto i quarti e le semi finali, ha disputato la finale contro la Samarcanda di Trieste, battendola con un sofferto ma meritato 10-6.

Il regolamento prevede che le formazioni siano costituite da due operatori e da ragazzi che frequentano il Centro: per i sipontini Pietro Mangano, classe 1955 e Michele Murgo, classe 1998, sono stati i due operatori che sono scesi in campo con: Giordano Giuseppe e Antonio, Marco Palumbo, Michele Guerra, Alessandro D’Amato, Iacovello Matteo, Antonio Trimigno, De Padova Giuseppe, Antonio Rucher e Principe Matteo. Molto meriti sono stati stati riconosciuti alla Associazione “Delfino” di Manfredonia del presidente, Prof. Vincenzo Di Staso, che è stata fondamentale per gli allenamenti e per la preparazione tecnica affidata al mister, Carmelo Mendola, collaboratore della Delfino. Importante il contributo dell’autista Leonardo Palumbo e di Lino Azzarone operatore sempre al fianco dei ragazzi.

Soddisfatto il responsabile del Centro, il dott. Michele Grossi: ”A questo torneo si partecipa per vincere, non il torneo, ma la partita della vita: attraverso questi iniziative, vogliamo che i ragazzi siano partecipi del mondo, della cittadinanza; vogliamo dare loro più voce, più diritti per restituire loro la liberta e la possibilità di fare un percorso in autonomia.

La dott.ssa Vittoria del Grosso ha rimarcato: ”Queste attività, valide alternative alla psichiatria tradizionale, basata su cure farmacologiche e interventi medicalizzanti, sono interventi di integrazione sociale e riabilitano i ragazzi sul territorio attraverso lo sport, la musica, l’arte nelle diverse forme. “

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